Lo dice il consigliere comunale Giovanna Onorati. “È un segnale preoccupante – sottolinea Giovanna Onorati – la situazione non si sblocca. Dall’amministrazione comunale serve un segnale importante. Serve un passo ulteriore per difendere e tutelare 70 lavoratrici che rischiano di vedersi decurtato ulteriormente lo stipendio. Grazie a una serie di mediazioni lo sciopero previsto il 5 maggio scorso era stato sospeso in attesa di passi in avanti che non ci sono stati. Ora è il momento di agire e prendersi le proprie responsabilità. Qui si rischia la paralisi dell’intero sistema mensa del nostro Comune. Si deve trovare al più presto una soluzione. La vertenza aperta a febbraio con la cooperativa che svolge il servizio mensa sta paralizzando un servizio per il quale il nostro Comune è sempre stato all’avanguardia. La decisione di non riconoscere più ferie durante le pause scolastiche di Natale, Pasqua e mettere le 70 persone in aspettativa non retribuita va rivista. Parliamo persone che lavorano otto mesi l’anno, che durante l’estate sono già costrette a ricorrere all’aspettativa non retribuita, senza poter accedere ad alcun tipo di sussidio, e che alla fine del mese si ritrovano in busta paga stipendi che vanno dalle 500 alle 1000 euro al mese.Questa amministrazione ha il dovere di metterci la faccia e trovare una soluzione: ne va della sopravvivenza di 70 famiglie del nostro Comune e del diritto a un servizio che 4mila utenti pagano regolarmente. Fino a oggi ha tergiversato: qual è la loro soluzione attendere la fine dell’anno scolastico per poi mettere tutto in un cassetto?”.