È noto a tutti, infatti, lo stato in cui versa lo scalo e le difficoltà di gestione  aeroportuale. Nessuno lo ha mai negato, anche i più preoccupati per il territorio e l’ambiente. Ora, dopo l’approvazione del Piano di sviluppo, il problema serio riguarda in particolare come verranno utilizzati i finanziamenti che arriveranno e per fare cosa. Da parte mia rimango fortemente convinto che non si possa passare attraverso un allargamento smisurato del sedime aeroportuale. La quarta pista è incompatibile con il territorio, con l’ambiente e calpesterebbe i diritti dei cittadini che abitano a Fiumicino. Se da domani si tenterà di prendere l’occasione per speculare su altri 1200 ettari della Riserva Naturale del Litorale allora ci sarà una battaglia seria, responsabile e dura sul territorio – continua Montino – Nessuno può pensare di fare il padrone in casa degli altri e l’amministrazione locale di Fiumicino non deve essere succube di nessuno, ma anzi dovrà svolgere una parte fondamentale nel confronto che verrà. Se la discussione prenderà la strada di una concertazione seria e attenta a tutte  le questioni allora si potrà ragionare. Anche perché Fiumicino può raggiungere standard di livello altissimo senza raddoppiare l’aeroporto. Lo dimostra Heathrow a Londra che può contare soltanto su due piste parallele ma nel 2011 ha raggiunto gli oltre 1300 movimenti (atterraggi e decolli) al giorno”.