“Ho sempre dichiarato che una candidatura a sindaco di alto profilo all’interno del centrodestra sarebbe stata un bene per Fiumicino – commenta Montino – Per questo l’indisponibilità a concorrere di Baccini segna l’ennesima sconfitta del centrodestra. Questo Comune ha bisogno di rappresentanti autorevoli, non di succubi di personaggi come l’attuale sindaco di Roma Alemanno e l’ex presidente regionale Polverini. Ma a destra, ancora una volta, hanno vinto le logiche particolaristiche e i favoritismi che hanno fatto prevalere gli interessi di bottega. È il segnale di come le forze locali appoggiate anche da CasaPound e da alcuni personaggi alla testa di alcuni movimenti cosiddetti civici e responsabili anch’essi degli ultimi anni ingloriosi di Fiumicino, vogliano continuare con l’andazzo di sempre, con il saccheggio del territorio, con il metodo del ricatto e con una linea politica di molto grigiore e altrettanti favoritismi. Ma – conclude Montino – un Comune importante come quello di Fiumicino, la prima porta internazionale d’Italia non può essere gestito in una logica così misera”.