E la Giunta dice sì a tutte le ipotesi. Nei giorni scorsi, dopo un incontro con il Ministro Matteoli e gli amministratori della Tuscia, la Polverini ha definito prioritaria la costruzione del nuovo scalo di Viterbo. Così, pensano in Giunta, la Tuscia è contenta. Nei giorni scorsi la Presidente ha detto che è d’accordo anche con il raddoppio di Fiumicino; e così sono contenti gli imprenditori che vogliono l’opera. Ho ragione di ritenere che non lesinerà un sì convinto anche  all’ipotesi per il nuovo scalo di Frosinone, che ora vuole anche il Pdl della Ciociaria. In questo modo saranno felici anche gli amministratori, gli imprenditori e i cittadini del frusinate. Non vorrei spezzare questo incantesimo da libro Cuore, ma nessuno mette in conto che l’ipotesi del raddoppio di Fiumicino sposata dalla Giunta regionale, oltre a distruggere 1300 ettari di terra agricola e portare le piste in prossimità della pineta di Fregene, ha delle pesanti ricadute anche altrove: cancella l’aeroporto di Viterbo  e uccide in culla il neonato scalo di Frosinone. Il raddoppio di Fiumicino fagocita terre e nuovi scali. E questo checché ne dica Unindustria che, oltre a tutti gli aeroporti possibili e immaginabili, sogna pure di cementificare mezzo Lazio con un progetto di secondo raccordo anulare intorno alla Capitale.  Così non si programma un sistema di moderni scali aeroportuali al servizio dei territori, ma tutt’al più un immaginifico modello di collisioni sia aeree che terrestri.  Quando verrà il tempo di un progetto equilibrato che coniughi rispetto dell’ambiente e crescita sostenibile e che sia valido per l’anno di grazia 2011 e non sia una scopiazzatura di quelli varati  negli anni 60? Cioè in un altro secolo, in un’altra Italia. Forse quando la Regione sarà in grado di esprimere capacità di governo, visione sul futuro di questo territorio e un progetto partecipato di ampio respiro. Invece siamo ancora a modalità di governo tipiche di una campagna elettorale. Un anno dopo le regionali, le vere preoccupazioni dell’attuale Presidente sono le elezioni amministrative che si terranno a maggio e che coinvolgono 108 comuni del Lazio. La promessa di “aeroporti per tutti” è solo  facile, scontata e trita furbizia. (Di Esterino Montino, Capogruppo Pd Regione Lazio, da Affari Italiani.it).