Gli assessorati saranno sette in tutto, contro i dieci della precedente legislatura. Di questi sette, quello al Bilancio dovrebbe essere affidato ad un tecnico esterno, un’altra delega potrebbe essere temporaneamente gestita dalla stesso Montino con l’ausilio di un dirigente tecnico di fiducia, mentre gli altri cinque dovrebbero essere affidati a personaggi locali. Tra questi, almeno due (Servizi Sociali e Lavori Pubblici) a consiglieri comunali eletti che daranno quindi le dimissioni.
Oltre agli assessorati Montino dovrebbe indicare anche una serie di referenti per deleghe particolari da coordinare anche con le Consulte che, come indicato dal programma elettorale, verranno al più presto costituite. Presidente del consiglio sarà un consigliere eletto nelle liste del Pd che, come prevede lo statuto, non dovrà dare le dimissioni.