“Sono sereno, ho agito nel rispetto delle regole, spero che durante il dibattimento venga chiarita nel dettaglio la mia posizione”. Sono queste le prime dichiarazioni fatte dal sindaco Esterino Montino subito dopo la notizia del rinvio a giudizio per la vicenda delle spese fatte dal gruppo del Pd alla Regione Lazio che coinvolge 16 ex consiglieri regionali. “Stiamo parlando – ha detto nel programma ‘Dillo a Montino’ in onda su Canale 10 – della stesa cosa di cinque anni fa, dove abbiamo avuto tante occasioni per parlarne. La decisione di andare a dibattimento in Tribunale per una valutazione nel merito rispetto alla decisione di rinvio a giudizio è sacrosanta, su un’opinione che continuiamo a non condividere. L’imputazione non ci chiama in causa per il fatto di esserci appropriati dei soldi e di esserceli messi in tasca. Ma ci chiama in causa per due fatti. Il primo riguarda le modalità di assunzione di collaboratori del gruppo. Modalità che noi, visto che stiamo parlando di un rapporto fiduciario e dato che siamo un gruppo politico, l’abbiamo fatto direttamente e non attraverso procedure di tipo concorsuale. Ci viene contestato che dovevamo prendere i nostri segretari e collaboratori attraverso una selezione. Ma è evidente che un gruppo politico, norma prevista anche dalla legge regionale, aveva disponibilità finanziaria per assumere direttamente i collaboratori per un rapporto di fiducia, anche dal punto di vista partitico. Il secondo fatto riguarda il Paese Sera, testata che oggi non esiste più e che era vicina al centrosinistra. Ci viene contestato di aver dato un contributo a questa testata giornalistica, quando in realtà l’abbiamo utilizzata sia nella versione cartacea che in particolare quella online, per campagne informative peraltro previste dalla norma regionale. Il pm e il gup, invece, danno un giudizio diverso. Noi andremo lì a spiegare il tutto. Era scontato comunque questo rinvio a giudizio, ecco perché sono abbastanza tranquillo. Adesso ce la vedremo in sede di giudizio portando elementi, prove, testimonianze. È una fatica in più, ma vado avanti con il mio impegno per il territorio di Fiumicino. È mio dovere continuare a fare il sindaco”.