diserbanti prima delle semine olè, diserbanti ai bordi delle strade olè, taglio dei frangiventi di eucalipto, robinie – con distruzione del sottobosco di rovi, malva, cardo, ravizzone etc. – olè, pulitura dei canali con trinciastoppie proprio durante la fioritura delle erbe olè, potatura degli eucalipti durante la fioritura olè, colza che non da nettare nè polline olè, girasoli che non danno nè nettare nè polline olè, cambiamenti climatici olè, onde elettromagnetiche olè, piogge nel momento delle fioriture olè, venti nel momento delle fioriture olè, ladri di alveari olè, incendi olè, sciami d’api comprate dalla Romania con peste americana olè, regine dall’Argentina, Serbia, Tunisia etc. senza i dovuti controlli olè, sciami d’api abbandonati a se stessi dopo aver fatto il loro servizio d’impollinazione olè, gruccioni che mangiano le api e non permettono alle api stesse di andare a bottinare nei fiori e cosi le famiglie si stressano e si ammalano olè, gruccioni che mangiano le regine durante il volo di fecondazione mandando a morte la famiglia olè, giovani che non seguono le orme dei genitori apicoltori come era un tempo olè, aiuti economici da parte della Regione Lazio non ce ne sono olè e chi più ne ha più ne metta, olè. (Ettore Bortolin, apicoltore da 31 anni)