“Passeggiavamo lungo via Agropoli – racconta Alberto – quando all’altezza della pescheria Paparella io e mia moglie, che eravamo in compagnia di Chico, abbiamo notato un cane, probabilmente della famiglia dei molossi, che rincorreva due donne in bici. All’improvviso si è avventato su Chico che mia moglie teneva al guinzaglio. Mi sono subito gettato per bloccare quel cane, e alla fine ha morso anche me mandandomi al pronto soccorso. È stato grazie all’intervento dello staff della pescheria Paparella che la situazione è tornata alla normalità. Un grazie particolare va anche alla veterinaria Carla che si è presa cura di Chico, che nell’ aggressione si era procurato una ferita sul dorso e una vicino all’orecchio”. Adesso Chico sta bene, la ferita ricucita con 10 punti è guarita, ma resta il ricordo di un’esperienza traumatica. “Non siamo contrari alle persone che danno il cibo ai cani ed ai gatti randagi – dice Giorgio Riccio, rilevatore ambientale – ma che almeno poi ripuliscano l’area per evitare il degrado ed il rischio di incidenti visto che gli animali sono soliti difendersi mentre mangiano”.