curva Preoccupati sì per il loro stato confusionale, ma anche per le auto che continuavano a sfrecciare lungo quel tratto di via della Muratella: nonostante la loro Giulia fosse morta, le auto passavano ancora come proiettili impazziti. È trascorsa così la giornata più lunga per Florentina e Costantinu, sul ciglio della strada tra gli insulti lanciati a chi passava troppo velocemente e le persone che si fermavano per lasciare un fiore. e ieri mattina c’è stato un sopralluogo della Polizia locale per vedere che tipo di intervento si potrà fare per limitare la velocità. Limitatori o deterrenti chiesti da tanti anni ma che ora, dopo la morte di Giulia, avranno comunque un sapore molto amaro. Basta rimanere in quel punto anche per pochi minuti per osservare come, dopo l’ultima curva, le auto piombino sul centro abitato ad alta velocità, in barba al limite di 50kmh. “Non è vero che la bambina è sbucata all’improvviso davanti all’auto che l’ha investita – dice Sergio, un vicino – ha semplicemente fatto un passo in direzione della casa ma teneva la mano del padre. La strada lì è molto stretta e la Mercedes procedeva a velocità elevata, come si vede dai segni lasciati dalla lunga frenata sull’asfalto”. Un episodio che ha scatenato la rabbia dei residenti che da anni chiedevano soluzioni per quel tratto di via della Muratella: “Ieri sera abbiamo consegnato una denuncia ai carabinieri di Torrimpietra – dice Mauro – siamo stanchi delle promesse, dossi rialzati o autovelox, qui non si è mai visto nulla”. E mentre parla un Suv, superata la curva, arriva sparato proprio sul punto dell’incidente.