A muoversi sono un gruppo di residenti eccellenti della località balneare che si sono costituiti davanti ad un notaio con tanto di statuto e regolamento. Tra i dieci soci fondatori, oltre al sindaco Mario Canapini, “socio onorario”, figurano il regista Enrico Vanzina, l’ex presidente dell’Acer Erasmo Cinque, imprenditori come Giancarlo Cremonesi, Renato Della Valle, Massimo Francioni, Brunella Giri, Natale Lojacono e Roberto Raganelli, l’architetto Angelo Mattiuzzi, il consigliere comunale Claudio Sabbatini. “È accaduto che un gruppo di amici aventi in comune tra loro una grande passione per Fregene – spiega Natale Lojacono portavoce dell’associazione – si sono riuniti ed hanno deciso di abbandonare le sterili discussioni e le inutili lagnanze sul degrado per cercare di intraprendere qualcosa di più concreto”. Al primo posto tra gli obiettivi, considerata attività “utile ed opportuna”, c’è la sicurezza. Come si legge nello statuto, a questo scopo il Consorzio intende avvalersi della collaborazione con istituti di vigilanza, preferibilmente già radicati nel territorio, di un corpo di “guardie giurate” per il controllo delle abitazioni, della protezione delle persone e anche “per scongiurare episodi di vandalismo e teppismo”. Nulla a che vedere con le ronde padane, ma invece d una sorta di nuova via “partecipativa” della comunità locale a problemi di carattere generale di fronte ai quali i vari livelli della pubblica amministrazione mostrano limiti strutturali. “Il consorzio non ha certo fini di lucro – precisa Claudio Sabbatini, consigliere comunale – tutti i partecipanti si tassano con una quota. Non saremo certo noi a controllare le strade. Ma, ricorrendo ad istituti di vigilanza privata e a sistemi moderni di sorveglianza, crediamo si possa esercitare una seria azione di prevenzione. Non abbiamo nessuna intenzione di sovrapporci al ruolo della pubblica amministrazione, piuttosto di supportarla con azioni mirate”. Oltre alla sicurezza, con vigilanza diurna e notturna, il consorzio “Fregene sicura” si propone ulteriori obiettivi: dalla pulizia (servizio integrativo di nettezza urbana e di raccolta della spazzatura) agli interventi nei casi d’emergenza, come gli incendi o incidenti. Dalla manutenzione degli spazi verdi, alla tutela dei diritti e degli interessi legittimi, compreso “eseguire e gestire nuove opere ed impianti di interesse comune, attivare nuovi servizi, compiere tutte le attività utili ed opportune anche nel campo dello sport, della cultura, dello spettacolo e del turismo per la valorizzazione del comprensorio”. Se sicurezza, pulizia e decoro sono le parole d’ordine, traspare evidente il sogno dei fondatori: “senza nostalgie, al passo con l’efficienza dei tempi, riportare Fregene ad essere considerata la perla del Tirreno”.