Qualcuno lo sta facendo in questi giorni. Ma è quanto di più scorretto possa fare un amministratore: promettere ciò che si sa già che non è possibile. La Commissione europea ha escluso qualsiasi iniziativa legislativa per rivedere le decisioni già prese. Posizione ribadita dalla Commissaria europea alla pesca Damanaki in una nota ufficiale diffusa a Bruxelles nella quale è stato sottolineato che adotterà iniziative forti per assicurare il rispetto delle norme>>.Una pietra tombale sopra l’ipotesi di deroga. Una posizione che Galan ha mantenuto anche 24 ore dopo la risposta all’interrogazione, quando al Ministero ha incontrato i rappresentanti del mondo della pesca, cooperative, armatori, sindacati. <<Abbiamo costituito una unità di crisi dove, in collaborazione con le Regioni e le associazioni professionali, saranno prese iniziative concrete a sostegno delle imprese e del personale imbarcato – ha aggiunto – siamo disponibili ad autorizzare, caso per caso, le richieste di sostituzione degli attrezzi di pesca in licenza allo scopo di favorire la diversificazione delle attività dei pescatori>>.Dove “diversificazione” se non è da intendere cambio di mestiere poco ci manca. <<Perché se per tutta la vita hai raccolto telline con la draga meccanica mettere le reti da posta è proprio un altro lavoro>>, spiega un tellinaro del Villaggio dei Pescatori di Fregene. Le parole del Ministro, oltre ai pescatori, devono aver spiazzato anche il Comando Generale delle Capitanerie di Porto. Che solo due settimane fa aveva ricevuto dal direttore generale, Francesco Saverio Abate, della Direzione della Pesca del Ministero una informativa. Nella quale, nel comunicare la richiesta della deroga “in via di perfezionamento” a Bruxelles, si chiedeva tra le righe di attendere sviluppi prima di applicare il regolamento. E in effetti dal 1giugno i pescatori hanno potuto operare esattamente come prima, senza sanzioni. Ma ora? Ci sono altre deroghe che potrebbero essere concesse? Intanto la Capitaneria di Porto di Roma ha presentato al Ministero una interrogazione. Vuole sapere come deve comportarsi con le “draghe meccanizzate”, i rastrelli per la pesca delle telline a bordo di barche a motore tirati da verricelli. L’articolo 13 del nuovo regolamento vieta le “draghe tirate da natanti” e quelle idrauliche o turbosoffianti entro una distanza di 0,3 miglia dalla costa. Quelle meccanizzate sono escluse dal divieto? Si domanda la Capitaneria di Porto. Forse  perché le sue motovedette si preparano ai controlli?