Ventimila firme in tutta Italia. Duemila solo a Fregene. Tanta è la mobilitazione contro la chiusura del reparto di “riabilitazione pediatrica e delle disabilità dello sviluppo” del San Raffaele Pisana a Roma, a seguito della petizione dei genitori dell’Irccs San Raffaele Pisana. Sono moltissime le famiglie che da ogni parte d’Italia i propri bambini e ragazzi al reparto pediatrico della struttura sanitaria di via della Pisana. Si tratta di un centro di eccellenza della riabilitazione neuromotoria e punto di riferimento nella ricerca e nel panorama della sanità nazionale. E ora, stando alla decisione della Regione Lazio, il reparto che ha salvato e continua a salvare tante bellissime vite, quelle di bambini affetti da patologie gravissime, il 30 novembre dovrà serrare le porte. Per questo il Comitato dei genitori del presidente Maria Gemma Di Trocchio, che ci tiene a ringraziare tutti i firmatari,  han anche scritto alle autorità competenti per cercare di far restare in vita un reparto di primaria importanza. Così nella giornata di lunedì si è  tenuta una seduta della commissione salute in Regione, dove è stata affrontata la questione. Nel frattempo ieri c’è stata  una riunione tecnica al fine di attuare il piano di indirizzo per la riabilitazione, e un incontro con il Comitato dei genitori, ma non si vede la luce.   “Abbiamo partecipato all’incontro – fa sapere Maria Gemma Di Trocchio,  Presidente Comitato Genitori Irccs San Raffaele Pisana – alla presenza del direttore regionale del dipartimento salute dott. Panella, per la questione relativa al reparto di riabilitazione pediatrica cod. 56 del San Raffaele Pisana, che rischia la chiusura il prossimo 30 novembre. Siamo rammaricate perché siamo uscite dall’incontro profondamente perplesse e insoddisfatte. Non è stato effettuato alcun passo in avanti al fine di trovare una soluzione. Le spiegazioni che ci sono state date, onestamente contrastano con la realtà. In sostanza, a fine mese è prevista la chiusura del reparto e ad oggi una “quadra” appare lontana. Inoltre, avevamo chiesto di poter partecipare al tavolo tecnico su tale questione, ma c’è stato risposto che questo è impossibile. E ancora: il dott. Panella ha criticato il fatto che l’altro si sia tenuta una seduta della Commissione Salute alla pisana sull’argomento, alla quale peraltro abbiamo preso parte. Di questo atteggiamento, non comprendiamo assolutamente le motivazioni. Detto ciò, visto che l’incontro di ieri non ha portato a nulla e considerato che la vicenda è abbastanza preoccupante e non vorremmo perdere ulteriore tempo invano, chiediamo al presidente Zingaretti di impegnarsi in prima persona per trovare una soluzione. Chiediamo che la Regione Lazio prenda realmente coscienza della rilevanza della tematica per noi essenziale. Anche perché, in caso di chiusura del reparto il prossimo 30, cosa faremo? Noi, comunque, continueremo la nostra battaglia per avere finalmente risposte positive, rispetto ad una vera e propria eccellenza della nostra sanità”.