Se per le ultime due il patto è rimasto quello, è saltato invece, per diatribe interne ead AN, la prima. Tanto che la nomina è stata rimessa nelle mani del sindaco che con ogni probabilità riconfermerà il presidente uscente. Tomaino non ha gradito la mossa, in un comunicato ha chiesto “un restyling delle aziende e sopratutto la verifica di legittimità dei CdA. Non vorrei – ha commentato Tomaino – che per  norme non conformi dovessimo ritrovarci di nuovo qui per un consiglio straordinario per lo scioglimento delle stesse aziende, auspico comunque che il sindaco Mario Canapini valuti la soluzione più opportuna in merito alle problematiche da me sollevate”. Un messaggio molto chiaro, non solo per gli addetti ai lavori…