“La cassa ha aperto come sempre in ritardo alle 8.50, quando gli ambulatori limitrofi di Torrimpietra e Fiumicino sono operativi già dalle 7.00 – ha protestato Marta Pedicino ad un quotidiano online –  dopo aver espletato soli tre ticket, con tutta calma e con ingenti difficoltà nel pagare i resti, si è bloccata perché “i computer non trasmettevano i dati alla stanza dei prelievi”, situata esattamente di fronte allo sportello. Non ci è voluto molto prima che io, assieme ad altre decine di persone anche piuttosto anziane, dopo fino a due ore di attesa, fossimo quasi beffardamente rispedite a casa per via del malfunzionamento del sistema. Dato che questa è la norma – e chiunque lo può confermare – vien da dire che, a queste condizioni, è decisamente meglio che quest’ambulatorio venga chiuso, com’è stato paventato. Un servizio del genere non giova di certo a nessuno, né in tempo e né in denaro”.