La replica è a firma di Giuseppe Paolino Giuffrida, presidente Commissione Lavori Pubblici e Anacleto Buggini, presidente Commissione Scuola.“Se questa è la nuova classe dirigente che vorrebbe prendere le redini del Comune, allora c’è da preoccuparsi. Il consigliere comunale del Pd, Paolo Calicchio, è il rappresentante perfetto del centrosinistra pronto a tutto, anche a mentire spudoratamente e fare terrorismo sulle spalle dei cittadini, pur di gettare fango sull’operato di un’amministrazione che in dieci anni, a differenza sua che ha ingolfato solo il lavoro della magistratura senza ricavarne nulla se non tante brutte figure, ha fatto molto per questa città. La presa in carico delle strade di Fregene? Non va bene. La riqualificazione del lungomare? Nemmeno. E ora non va bene nemmeno la realizzazione dell’asilo di Fregene e la messa in cantiere di quelli di Aranova e via Coni Zugna. Tutto per scopi propagandistici dice. Evidentemente Calicchio, non conoscendo bene la macchina amministrativa per non aver mai avuto esperienze di governo, non sa che la programmazione delle opere ha un proprio iter che non tiene conto di campagne elettorali, votazioni o chissà cosa.  E soprattutto Calicchio, come al solito, dimostra di non saper leggere le cifre. Ogni asilo costa all’amministrazione circa un milione di euro all’anno. I project financing di Aranova e Fregene 600mila euro ciascuno, con un risparmio per le casse comunali di 400mila euro all’anno, 800 in totale. Calicchio dimentica poi di ricordare un fattore non secondario: l’amministrazione comunale non ha versato nemmeno un euro per i costi di realizzazione dei due edifici che al termine della convenzione diventeranno di proprietà comune. E questa sarebbe l’amministrazione che sperpera denaro pubblico o che pensa solo al bene degli imprenditori? Evidentemente la matematica non rientra nel suo Dna. Come non sono il suo forte le leggi, visto che dimentica di citare il famoso Patto di Stabilità il quale impedisce alle amministrazione comunali di mettere in cantiere opere pubbliche per i vincoli rigidi con i quali il Governo Centrale strozza gli enti locali che, solo grazie alla partnership pubblico-privato possono dare risposte celeri e concrete ai propri cittadini.  Dando credibilità a certi personaggi il Pd dimostra ancora una volta di non essere in grado di prendere le redini di un Comune tanto complesso come Fiumicino. Calicchio può fare e dire quello che vuole, ma i fatti sono quello che contano. E questa amministrazione ha dimostrato con i fatti di recepire le istanze dei cittadini senza aumentare le tasse e riducendo al minimo la pressione dell’Imu imposta dal Governo Monti. Quanti altri comuni lo hanno fatto? Forse Calicchio questo se lo dimentica sempre”.