“Con la realizzazione del più grande porto turistico d’Europa e le opportunità offerte dal nuovo piano casa, il comune di Fiumicino si appresta a divenire uno dei luoghi di maggior sviluppo economico della Regione”. È quanto dichiara Luciano Ciocchetti, a margine dell’assemblea pubblica di presentazione della nuova legge regionale del Piano Casa tenutasi presso 40’s Pizza a Fiumicino. “Queste iniziative – continua Ciocchetti – arrivano in uno dei momenti più difficili per il settore edile, con una situazione che è addirittura peggiorata rispetto al 2009. Abbiamo cercato di andare oltre il provvedimento precedente, con interventi mirati soprattutto a incidere laddove questo si è dimostrato inefficace e inattuabile.  Per la Giunta Polverini si tratta di un atto fondamentale, uno dei 60 punti qualificanti dell’azione del programma di governo votato dalla maggioranza dei cittadini del Lazio”. Su questo punto, il vicepresidente della Giunta ha elencato alcuni dati riferiti alle domande pervenute ai Comuni sulla base del precedente Piano, constatando che “solo con riferimento alle richieste di ampliamento degli edifici ci troviamo di fronte a dati sconcertanti: il Comune di Roma ha accolto 2 domande su 14 presentate mentre su tutti gli altri 378 comuni del Lazio, su 112 richieste, sono state rilasciate una decina di autorizzazioni. Tutte le altre sono sospese per problemi di interpretazione delle norme o perché sono stati posti troppi paletti rispetto a quello che era l’impianto iniziale della proposta del Governo centrale. Questo – ha proseguito Cioccheti – è uno dei punti sui quali la nostra proposta incide in maniera determinante e, cioè, lo snellimento delle procedure burocratiche”. Ciocchetti ha poi nuovamente  elencato le principali novità contenute nella proposta di legge: 1) estensione della possibilità d’intervento di ampliamento anche a tutti gli edifici ubicati in zona agricola consentendo così di ampliare, al massimo di 62 metri quadrati, una casa senza incidere sul patrimonio ambientale, ma contribuendo fattivamente alla conservazione del patrimonio edilizio e a contrastare l’abbandono; 2) estensione degli interventi alle zone A ma escludendo dalle stesse gli insediamenti urbani storici come individuati dal PTPR, garantendo così la piena tutela e la preservazione di tutte le aree di valore storico; 3) estensione degli interventi a tutti gli edifici a destinazione non residenziale dismessi favorendo la loro sostituzione attraverso la demolizione e la ricostruzione con cambio di destinazione d’uso verso il residenziale destinandone il 30% all’housing sociale; 4) estensione degli interventi di ampliamento del 20% anche agli edifici di dimensioni maggiori ai 1000 metri cubi ma comunque entro un massimo di 200 metri cubi, pari a circa 62 metri quadrati; 5) possibilità di sostituzione di interi condomini in stato di degrado  favorita con il 60% della volumetria esistente a condizione che venga mantenuta almeno il precedente numero di abitazione in capo agli attuali proprietari; 6) incentivo ad ampliare fino al 35% la volumetria esistente se accompagnato dall’adeguamento sismico degli edifici esistenti; 7) semplificazione e incentivazione alla formazione di programmi integrati tesi al riordino delle periferie e alla riqualificazione ambientale con particolare riguardo al litorale marino per restituire la fascia costiera alla naturale fruibilità attraverso premi di cubatura fino al raddoppio di quella esistente da edificare in altro sito; 8) sostituzione edilizia attraverso la demolizione e ricostruzione per consentire il rinnovo del patrimonio edilizio esistente con architettura bio sostenibile, con conseguente contenimento dei consumi energetici e utilizzo di materiali eco compatibili di nuova generazione. “Questo Nuovo Piano – spiega il Presidente della Commissione Ambiente di Fiumicino, Roberto Merlini – a differenza del precedente approvato dalla Giunta Marrazzo, crea concrete opportunità di sviluppo ed è soprattutto rivolto alle reali esigenze d’ampliamento necessarie alle famiglie, all’housing sociale e non per ultimo alla riqualificazione dell’intera fascia costiera attraverso la riconversione ed accorpamenti del demanio marittimo”.