È sempre più incredibile come a distanza di anni la viabilità del centro di Maccarese sia ancora quella di tanti anni fa. Sono anni ormai che si sente parlare del nuovo ponte sull’Arrone, ma fino ad ora i cittadini hanno solamente potuto ascoltare proclami e ammirare bellissimi rendering. Così il principale nodo della viabilità locale, almeno per il flusso di traffico proveniente e diretto verso l’Aurelia si presenta con disagi e file clamorose, specie nei fine settimana. Chiari i motivi dell’ingorgo, su quel ponticello stretto confluiscono i principali flussi diretti al mare, chi esce dall’autostrada o chi arriva dall’Aurelia in direzione di Fregene e Maccarese mare, passando all’interno per le stradine strette del centro storico del borgo agricolo. Un caos allucinante ingigantito dai Tir e dai camion che non riescono a fare manovra per immettersi sul viadotto.
Tutto questo potrebbe terminare con la realizzazione del progetto del nuovo ponte, fortemente voluto dal sindaco Esterino Montino fin dal suo insediamento ma che ha avuto un iter tormentato. Dopo un lungo braccio di ferro con Autorità di Bacino e Riserva Statale del Litorale Romano, e tante modifiche al progetto per i vincoli ambientali e idrogeologici, è arrivata la soluzione condivisa. Sembrava fatta con lo stanziamento di 3 milioni di euro per la sua realizzazione ma quando si attendeva ormai la gara è uscita fuori un’altra gara: serviva Valutazione di impatto ambientale (Via). Ed è lì che si è arenata la procedura, nonostante l’urgenza, la priorità dell’opera e gli enormi benefici che comporterebbe alla viabilità non si riesce ad uscire dallo stallo e a mandare in pensione il vecchio viadotto che verrebbe utilizzato solo per la viabilità locale. Perché di fatto il nuovo ponte attraversa l’Arrone centro metri prima in direzione del mare senza più passare per il centro di Maccarese. Uscendo dal casello dell’autostrada, dal rettilineo di via Rospigliosi la curva finale va sempre verso viale Maria ma molto meno bruscamente e più verso mare. Per quanto riguarda l’impalcato, realizzato con criteri antisismici, sarà costituito da sette travi principali affiancate e distanziate l’un l’altra di 1,60 metri, per una larghezza complessiva di 12,5 metri. La carreggiata stradale, invece, avrà una larghezza di 11 metri.
Ma quando arriverà questa benedetta nuova opera? “Era una delle mie priorità – dice il sindaco Esterino Montino – ma l’iter burocratico è stato sfibrante, avevamo approvato il progetto con delibera di giunta nei primi mesi del mio mandato. Ora attendiamo questa benedetta Via”.
Fatti due conti è impossibile che i lavori possano iniziare durante gli ultime mesi di Montino, anche la Via arrivasse a breve, e non sarà così, bisogna riattivare i fondi, preparare il bando internazionale, fare la gara. Se ne parla se tutto andrà bene per la fine del 2018.
“Il nuovo ponte rispetterà le caratteristiche della zona – aggiunge l’assessore ai Lavori Pubblici Angelo Caroccia – un progetto a basso impatto ambientale che prevede il rivestimento in legno lamellare e tutto intorno piantumazioni di alberature simili a quelle già esistenti e illuminazione pubblica. Nell’impalcato è prevista la ciclabile che si andrà a collegare con quella esistente lungo viale Castel San Giorgio che parte dalla stazione ferroviaria di Maccarese e con quella del lungomare di Maccarese”.