Si tratta della terza gestita dal Wwf nel territorio, dopo quelle di Macchiagrande e delle Vasche di Maccarese. Anche questa è nata dall’accordo tra la Maccarese S.p.A., titolare dell’area, e il Wwf. “Si tratta di una zona di elevato valore naturalistico – spiegano gli ambientalisti – uno degli ultimi boschi igrofili costieri in Italia sopravvissuti alla speculazione”. Come per le altre due oasi il Wwf ha affidato la gestione a “Programma Natura” di Maccarese che ha in gran parte provveduto alla bonifica dai rifiuti, a recinzioni, accessi, sentieri e pannelli informativi. Da oltre 40 anni il WWF si occupa della tutela di Biodiversità e le Oasi sono il progetto più importante di tutela diretta della natura sul territorio. Sono la dimostrazione che una corretta gestione del territorio naturale è possibile e porta benefici all’ambiente e alle comunità umane.  Alla luce di questi obiettivi, particolare importanza riveste oggi l’apertura al pubblico dell’Oasi Bosco Foce dell’Arrone; una vittoria per la conservazione della natura del territorio, resa possibile grazie all’impegno di tante persone che credono che quella sulla conservazione della natura sia una scommessa vincente per il nostro futuro. Alle ore 11.00 visita dell’Oasi Bosco Foce dell’Arrone (trasferimento con mezzi propri a pochi minuti dal Castello).