“Sono passati 2 mesi da quando l’oleodotto Civitavecchia – Aeroporto di Fiumicino ha sversato sul territorio di Maccarese e dintorni almeno 40.000 litri di kerosene (carburante per aerei ), provocando un gravissimo danno ambientale in una vasta zona di Riserva del Litorale”. È quanto si legge in una nota del Movimento 5 Stelle Fiumicino. “Era il 12 novembre quando in Commissione Ambiente la consigliera del M5S Velli fece presente ai rappresentanti di Eni intervenuti, che il gran numero di furti che essi stessi lamentavano su questo oleodotto e su molti altri (inclusa la tratta Pomezia – Gaeta) rivelava un sistema aziendale non performante, e che non avrebbero potuto limitarsi ad attribuire la colpa dell’incidente all’azione dei ladri – prosegue la nota –  Imporre ad un territorio il passaggio di un oleodotto la cui rottura può provocare danni cosi’ importanti, sapendo che i furti possono essere oltre 30 all’anno (cioè piu’ di 1 ogni 15gg! ) è una grave violazione del diritto alla salute dei cittadini e della tutela dell’ambiente ad esclusivo vantaggio dei profitti aziendali di Eni. Se è pur vero che i responsabili Eni hanno affermato che pagheranno il ripristino delle zone colpite, bisogna tener conto che l’ecosistema avra’ bisogno di qualche decina di anni per smaltire completamente il danno e che nel frattempo le conseguenze, anche sulla salute dei cittadini, saranno inevitabili. Sempre nella Commissione del 12 novembre Velli chiese (ricordo che il Sindaco Montino non era nemmeno presente) se il Comune di Fiumicino intendeva costituirsi parte civile, ed aggiunse che in mancanza di una azione concreta da parte dell’Amministrazione Comunale, sarebbero stati i cittadini stessi a intentare ogni possibile azione legale e giudiziaria. Nonostante le assicurazioni verbali degli amministratori, oltre ad alcune ordinanze, ad oggi risulterebbe che il solo atto formale compiuto dal Comune di Fiumicino, è una Diffida effettuata in data 8/11/2014 dalla Capitaneria di Porto e dal Comune di Fiumicino nei confronti di Eni, bizzarramente firmata in calce oltre che dal CVCP Savarese per la Capitaneria di Porto, dal Senatore Montino (perché si è arrogato un titolo che non gli spetta piu’, e non si è firmato come Sindaco di Fiumicino?). È di questi giorni la notizia che la Procura di Civitavecchia ha disposto il sequestro dell’oleodotto Civitavecchia – Fiumicino, proprio per quella stessa mancanza dei requisiti di sicurezza indispensabili per il territorio, evidenziata da Velli ai tecnici ENI ed ai presenti alla Commissione Ambiente l’ 8 novembre. Resta ora da vedere se oltre a firmarsi Senatore, Montino si ricordera’ di essere anche il Sindaco di Fiumicino e si attivera’ finalmente, oltre che per rimanere a galla nella tempesta dello scandalo spese pazze della Regione, anche per proteggere il nostro territorio e costituirsi finalmente parte civile, in modo da mantenere l’impegno preso con i cittadini”.