È stata una gara per bagnini veri questa ottava edizione del Palio della Voga che si è svolta all’Ondanomala di Fregene. Il mare, sempre più mosso, ha reso con il passare del tempo la sfida  avvincente tra i 16 partecipanti. Serviva molta forza, spinta sui remi per sfondare sull’ultimo prano le onde che si alzavano. Ma anche padronanza totale del mezzo, intelligenza, tecnica, perché specie al rientro solo i migliori riuscivano a rimanere in piedi sul pattino.

“La prima batteria è stata molto impegnativa per La K38 che si occupava della sicurezza in mare dei concorrenti – racconta Domenico Putino che dirige con Elia Spanò la sezione di Fregene della Società Nazionale di Salvamento organizzatrice dell’evento – entrambi i partecipanti dopo essere usciti e aver fatto il giro di boa hanno perso il controllo del mezzo tra i frangenti. Per motivi di sicurezza l’organizzazione e il comandante della Guardia Costiera di Fregene Lino Serra hanno deciso di non disputare la finale che avrebbe rimesso in gioco i primi migliori tempi. E nessun concorrente si è opposto, perché la sicurezza viene prima dello spettacolo”.

Il migliore tempo è stato allora quello del nostro titolato Elia Spanò, autentico mattatore di queste edizioni del Palio: 3 minuti il suo tempo. Al secondo posto in 3:08  Nicola da Rimini, terzo Emiliano Sterbini in 3:33 e quarto Andrea Curzi in 3:38. Sfortunato Michele Bianchi arrivato sesto con un tempo di 3:46, ma “Michelone” è stato penalizzato dallo spostamento del gavitello durante la sua gara che gli ha fatto allungare il percorso di almeno 80 metri.

Elia Spanò dopo la gara oltre alla coppa ha ricevuto anche il riconoscimento dell’Università Popolare Tommaso Moro di “Tecnico, esperto e cultore della materia e delle attività acquatiche”. Così ora anche Elia entra a far parte della squadra dell’Università, sono due infatti  i membri della Salvamento Fregene che collaborano a stretto contatto con la Tommaso Moro visto che Domenico Putino aveva ricevuto quel titolo 3 anni fa.

Intanto Elia ha annunciato che dal prossimo anno non farà più la gara ma si occuperà solo della Giuria e dell’organizzazione: “Dopo un terzo, un secondo e sei primi posti in otto gara, ho deciso di fare un passo indietro”, ha detto Elia. Allievo di Salvatore Tomeo che gli ha trasmesso tutta la sua esperienza alla guida del pattino: dalla posizione con il remo sollevato sulla scalmiera per dare la spinta che serve con le spalle, alla pala del remo che grazie al gioco dei polsi resta in mare per controllare che il “rizzillo” e la planata al rientro sia sempre equilibrata, al colpo di piede sulla tavoletta per raddrizzarlo nel caso si impunti una volta sulla cresta dell’onda. Trucchi importanti ma poi Elia ci ha messo molto del suo perché un conto è la teoria e un altro la sfida diretta con il mare, una cosa molto personale.

“Ringraziamo Katia dell’Ondanomala, la Guardia Costiera di Fregene, la K38 per l’ottimo lavoro svolto e tutte le attività di Fregene che hanno contribuito alla riuscita dell’evento – ha detto Domenico Putino al Parco Avventura dove c’è stato il rinfresco offerto dopo la gara – e in particolare la presentatrice, una super Claudia Campagnola”.