Si sciolgono le riserve sulla candidatura di provenienza civica che affiancherà l’assessore Paolo Calicchio alle prossime amministrative. Nella sua precedente intervista, infatti, aveva fatto riferimento al tentativo di affiancarsi a una donna della società civile conosciuta e attiva nel territorio che non ha mai militato tra le fila dei partiti. “Si tratta di una scelta maturata tra le righe della collaborazione e della grande stima reciproca maturata in questi anni e dell’esigenza di energie nuove e attive che possano contribuire a ridurre la distanza tra cittadini e politica, che ha segnato in buona parte le sorti della storia recente”. È Paola Meloni (Pierpaola all’anagrafe) la donna che affiancherà Paolo Calicchio nelle fila del PD alle amministrative del 10 Giugno prossimo. Presidente della Kristal Fitness Fregene, associazione sportiva attiva nel territorio da quasi 10 anni e distintasi anche per le tante iniziative e collaborazioni “sociali” ed extrasportive, 45 anni, due figli, una laurea in Economia e una vita attiva nel mondo del fitness e del benessere, solare e piena di energia e passioni.
Sei tu dunque la donna a cui Calicchio faceva riferimento…
“Sono io, è da qualche mese che ne parliamo e mi sono presa tutto il tempo per valutare ciò che considero al contempo un grande impegno e un’altrettanto grande opportunità e privilegio. Non è stata l’unica proposta ricevuta e anzi ne approfitto per ringraziare Fiumicino di questa fiducia trasversale che evidentemente non ha radici  nella politica, ma nelle mie caratteristiche personali e nel mio impegno”.
Perché hai scelto di accettare la proposta di Calicchio?
“Sono tante le ragioni, ma la più importante è che mi sono riconosciuta nel suo progetto e nel suo approccio alla politica e questo è un punto di partenza fondamentale per condividere qualunque percorso. Sono inoltre fermamente convinta che qualunque amministrazione (salvo disastri comprovati), abbia bisogno di due legislature per esprimere al meglio il suo indirizzo e per completare la strada intrapresa. Le prime fasi di adattamento di un nuovo “governo della città” segnano sempre un periodo di stallo e immobilismo necessari a entrare nei meccanismi e prendere le dovute misure del passaggio di consegne e il nostro territorio, con le criticità attuali, non può permettersi di aspettare neppure una sola settimana. Serve continuità soprattutto per quegli aspetti “urgenti” (penso ad esempio all’erosione della costa) per i quali l’attuale amministrazione ha già intrapreso azioni correttive che non possono essere interrotte ritrattate o ritardate. Altro aspetto che ho voluto tener presente è la vicinanza ideologica e il riconoscimento di temi comuni, l’approccio leale di Paolo e la comune volontà di parlare una lingua diversa in politica: una lingua che parli di proposte e contenuti prendendo le distanze dai personalismi e dagli attacchi da tifoseria, capace di alzare il livello del dialogo con un confronto costruttivo basato sulla lealtà e sul rispetto delle idee, nella consapevolezza che qualunque confronto genera ricchezza e crescita personale e politica”.
Alle scorse elezioni eri candidata con il “Movimento per la Gente” che sosteneva Mauro Gonnelli sindaco per il centrodestra. Non hai paura di essere accusata di aver cambiato idea?
“Assolutamente no… Ho condiviso quell’esperienza con persone meravigliose che mi hanno arricchita dal punto di vista personale oltre che politico. Ero arrivata in lista all’ultimo, in maniera rocambolesca e porterò nel cuore quell’esperienza come uno dei periodi più belli della vita e di cui conservo amicizie, collaborazione e immenso affetto. Il Movimento non aveva un colore politico o forse li aveva tutti talmente era eterogeneo il gruppo per ideologia ed esperienze ed è proprio da quelle diversità che sono nati i contenuti migliori. Ad oggi ciascuno di loro ha ripreso la sua strada, ma il nostro legame e la stima reciproca sono immutati. Intendo questo quando parlo di innalzamento del livello del dialogo politico. Le persone sono risorse inestimabili, ciascuna con le sue esperienze e il suo bagaglio culturale, ideologico, operativo e di vita, le diversità sono motivo di confronto che genera ricchezza e crescita. Il tifo da stadio e gli attacchi personali per finalità elettorali sono l’aspetto più brutto della campagna elettorale, molto spesso nascondono inadeguatezza, insicurezza e paura e non sono mai espressione di civiltà”.
La candidatura dentro una lista di partito, in particolare di un  PD uscito sconfitto dalle politiche, non sta stretta a chi come te proviene dal mondo civico?
“In realtà a livello ideologico, continua ad essere il partito al quale mi sento più vicina. Le sconfitte fanno parte dell’esigenza di alternanza e non riguardano mai un simbolo, ma le persone che lo hanno rappresentato nel periodo di riferimento. Se è vero che le persone sbagliate lo trascinano in basso, è altrettanto vero che le persone giuste possono restituirgli dignità e riportarlo in alto. Per questo non amo le fughe e il cambio d’abito nella politica (penso per esempio a LEU), lo stesso abito può essere bellissimo o di cattivo gusto a seconda di chi lo indossa, le persone invece restano tali anche se cambiano l’abito. Devono  cambiare le persone e la loro mentalità non i simboli. Ammiro chi resta anche quando il mare si fa grosso, chi non sale sulla prima scialuppa per salvare se stesso,  ma cerca di condurre in porto la nave con coraggio proprio come ha fatto Paolo non abbandonando il PD”.
Quali sono i temi che consideri prioritari per il territorio?
“L’intera nostra economia ruota intorno al turismo. Abbiamo uno degli aeroporti più importanti al mondo, un porto turistico, la vicinanza alla Città Eterna, la storia, la cultura, le spiagge, le oasi naturalistiche, abbiamo varietà di territori e di provenienze storico-culturali… Viviamo in uno dei territori più belli e ricchi di diversità  che vanno tutelate, protette, raccontate, valorizzate e promosse in un’ottica di sviluppo sostenibile. Il turismo è il vero motore della nostra economia e tutti gli aspetti del territorio, nessuno escluso, migliorano se interpretati nell’ottica di funzionalità allo sviluppo turistico”.
Qual è il tuo messaggio per gli elettori?
“È più che altro un consiglio spassionato: abbandonare i luoghi comuni sulla politica, evitare  di far si che altri scelgano per noi, non cascare nelle reti delle promesse a cui non seguono mai fatti e provare davvero a seguire l’istinto fidandosi delle persone alle quali riconoscono e hanno riconosciuto negli anni operatività, lealtà, umiltà, capacità relazionali e organizzative e quel pizzico di sano coraggio e di  autodeterminazione che rende liberi”.