“C’è un impegno da oltre un anno della commissione lavori pubblici di trovare soluzioni condivise per i residenti – sottolinea il capogruppo Raffaello Biselli -. Dalle ultime dichiarazioni invece il presidente della commissione lascia intendere tutt’altro. La nostra proposta? Un tavolo tecnico bipartisan, con operatori e gruppi consiliari di maggioranza e opposizione, per discutere delle ricadute che questo tipo di proposta potrebbe avere sull’economia del Comune, interventi per i residenti e possibili alternative ai parcheggi a pagamento”. Timori anche per una delle economie trainanti di Fiumicino: turismo e commercio. “Chi si reca a Fiumicino lo fa perché rispetto ad altre località qui si risparmia – ribadisce Biselli -. Ci sono le spiagge libere e i servizi sono a buon mercato. Se però si cominciano a tassare i pendolari del fine settimana o i turisti allora c’è il rischio che si spostino in altre località, infliggendo un colpo mortale ai tanti imprenditori che operano in questo mercato”.
“Va elaborato un piano di zona che preveda uno sviluppo di Fiumicino e delle principali via dello shopping: via della Torre Clementina e Via Giorgio Giorgis – sottolinea il consigliere Luigi Satta -. Altrimenti qui l’economia va in crisi, i commercianti chiudono, il turismo va a rotoli e Fiumicino si ritrova nel caos”.
Il problema? “Fiumicino è una città nata senza un piano regolatore e dunque senza un vero strumento urbanistico – continua Satta -. Mancando regole certe, ogni cittadino ha costruito  la propria abitazione, senza preoccuparsi di lasciare le distanze opportune tra la propria casa e la strada adiacente. Con la nascita del comune di Fiumicino gli uffici urbanistici, che si apprestavano a muovere i primi passi per realizzare un piano regolatore generale del territorio, non hanno potute far altro che prendere atto dell’esistente  edificazione, trovando delle enormi  problematiche che tutt’oggi ancora affliggono il Fiumicino. Ora invece di riproporre per l’ennesima volta le strisce blu, la commissione lavori pubblici dovrebbe registrare che l’aumento della popolazione in questo ultimo decennio necessita di soluzioni alternative ai parcheggi a pagamento. Perché se non ci sono spazi da adibire a parcheggio per i residenti, come si può pensare di mettere in cantiere questa soluzione? Credo sia necessario insieme ai commissari dei  lavori pubblici, trovare una soluzione ottimale senza false propagande  politiche”.
Altro aspetto: il parcheggio selvaggio. Secondo il gruppo consiliare di Futuro e libertà molti comuni italiani utilizzano le strisce blu. “Ma la politica – spiega Biselli – deve sforzarsi di trovare soluzioni diverse, che abbiano un impatto positivo sul territorio, con un occhio alle criticità estive: vedi le strade adiacenti il lungomare, dove spesso si sono create situazioni che hanno portato a litigi tra automobilisti e residenti”.