“E mai come ora è ormai improrogabile e necessaria per il bene della città una presa di coscienza seria e coerente, lasciando agli elettori il compito di giudicare l’operato di una giunta che in nove anni è riuscita nel risultato di farsi appioppare una discarica e un inceneritore – prosegue Califano –  E chinare il capo di fronte all’ampliamento dell’aeroporto, senza per altro, unico caso tra le istituzioni, essere messa al corrente del progetto. Ci hanno sbeffeggiato, appellati come l’armata Brancaleone dopo aver deciso di non votare un ordine del giorno anti-Malagrotta che il Pd chiedeva di allargare anche all’ipotesi inceneritore . A oggi possiamo dire: avevamo ragione. L’accordo tra il sindaco Canapini, il presidente Polverini e il sindaco di Roma, Alemanno era stato già chiuso. Era chiaro da tempo. E l’autosospensione ha un unico obiettivo: tentare in qualche maniera di salvare la faccia di fronte ai cittadini, slegandosi da una politica che stringe accordi a destra e manca sopra le teste dei cittadini”. Duro anche il commento del consigliere comunale del Pd, Paolo Calicchio: “All’interno della maggioranza c’è ormai un gioco al massacro, un tutti contro tutti che rischia di gettare la città nel baratro. La guerra alla successione di Canapini si è aperta. Da un lato i russiani e i bacciniani schierati con il monarca. Dall’altra il Pdl che cerca di smarcarsi da nove anni fallimentari che sanno già di sconfitta elettorale. Un po’ tardi per cercare di raggirare i cittadini e addossare le colpe interamente sul sindaco”.  Sulla decisione di realizzare una discarica e un gassificatore a Fiumicino, Calicchio attacca: “A questo sindaco non è mai importato nulla della differenziata e del percorso diversificato dell’immondizia, sapeva almeno da due anni che alla scadenza dell’appalto con la Fiumicino Servizi, il comune avrebbe virato verso il double discarica-termovalorizzatore, scelte che penalizzeranno ancor di più un territorio massacrato da una gestione incosciente. Due mandati di stallo per una città legata e offesa dalle incapacità amministrative e dalla logica del personalismo che ha caratterizzato Canapini. Siamo pronti a condividere con il Pdl un documento per mandare a casa Canapini. A loro la scelta”.  Sull’argomento interviene anche il segretario comunale del Pd, Roberto Saoncella: “Per capire se il gesto del Pdl non sia un bluff, chiediamo loro di aderire con forza alle manifestazioni di protesta dei cittadini del nostro Comune contro la Regione Lazio e agire con un atto concreto contro questa Giunta, incapace di difendere il suo territorio”.