“Il documento presentato questa mattina dai gruppi di opposizione della Regione Lazio, perplessi sul raddoppio del Leonardo Da Vinci, è la logica conclusione di un lungo percorso avviato oltre un anno e mezzo fa dai gruppi consiliari di Fiumicino del Partito democratico, Italia dei Valori, Sinistra Ecologia e Libertà”. Lo rende noto il capogruppo del Partito democratico di Fiumicino, Paolo Calicchio che sottolinea: “Antesignano della mozione presentata dai gruppi regionali questa mattina alla stampa, è stato un documento firmato da Pd, Idv e SeL di Fiumicino con il comitato FuoriPista e diverse associazioni delle zone interessate dal raddoppio del Leonardo Da Vinci. Documento che già quasi venti mesi fa palesava la preoccupazione dell’opposizione seduta in consiglio comunale e della città sul progetto di ampliamento del sedime aeroportuale”. “Da parte nostra – spiega Calicchio – non c’è nessun preconcetto all’allargamento del Leonardo Da Vinci. Ma riteniamo sovradimensionato il progetto che AdR ha in mente: un investimento da 11,5 miliardi di euro – sborsati interamente dagli utenti attraverso una sovrattassa di tre euro sul costo di ogni biglietto – che interesserà ben 1300 ettari in gran parte destinati all’agricoltura, cancellando una delle zone agricole di maggior pregio della nostra Regione”. “L’ampliamento del Leonardo Da Vinci – dichiara il consigliere comunale del Pd, Silvano Zorzi – rischia di distruggere decine e decine di aziende zootecniche di inestimabile valore. La crisi che attraversa l’agricoltura non si combatte eliminandola, ma con politiche di sviluppo agricolo, incentivando prodotti biologici, specialità a zero chilometri e agriturismi. Se veramente l’obiettivo di AdR è il traffico aereo, perché non mettere in atto un ampliamento del Da Vinci all’interno del sedime attuale? Temiamo invece che attorno a tutto questo si muova una macchina speculativa gigantesca che porterà a realizzare sui terreni della Maccarese negozi, alberghi e strutture commerciali”. “Non siamo contrari all’ampliamento in sé per sé – dice il capogruppo dell’Italia dei valori, Claudio Cutolo -. Diciamo sì allo sviluppo dell’aeroporto, no alla speculazione. AdR prima di avviare il raddoppio dovrà sedersi attorno a un tavolo e dare garanzie precise sugli impatti acustici, ambientali e occupazionali. E mostrarci che le nostre preoccupazioni sono infondate. Di certo non tollereremo più quanto è avvenuto fino a oggi. Attendiamo comunque la calendarizzazione di un consiglio comunale ad hoc, con i vertici delle istituzioni regionali e provinciali e di AdR, ormai da un anno, ma il sindaco e la sua maggioranza continuano a dimostrarsi supini ai poteri forti. A parte i soliti spot elettorali registriamo il più assordante silenzio e la volontà di tenere i toni bassi per non allarmare la popolazione che si troverà con un progetto preconfezionato, calato dall’alto, senza poter fare nulla per cambiare le carte in tavola”. “Il raddoppio del Leonardo da Vinci non è una priorità per il comune di Fiumicino – dice il capogruppo Udc Angelo Caroccia – Lo è invece un piano di razionalizzazione del traffico aereo, delle sue infrastrutture e un serio progetto di ampliamento dell’aeroporto all’interno dell’attuale sedime. Non vorremmo che l’estensione del Leonardo Da Vinci sia soltanto un tentativo per depotenziare prima e chiudere poi l’aeroporto di Ciampino, con il trasloco dei voli low cost sul nostro territorio. Proprio per questi nostri timori che l’Udc comunale solleva, chiedo e auspico, ancora una volta, l’istituzione di un tavolo permanente tra gli enti istituzionali, il comune di Fiumicino e AdR per valutare gli impatti ambientali e acustici del progetto di ampliamento e un piano occupazionale serio, senza i quali ci opporremo a qualsiasi ipotesi di raddoppio”.