Il Comitato Pendolari Litoranea Roma Nord si rafforza ulteriormente con l’adesione del neocostituito Comitato Pendolari Montalto e Tarquinia e la piena ripresa dell’attività del Comitato Civitavecchia – Santa Marinella, i quali, assieme al Comitato Pendolari Maccarese – Palidoro, a quello di Ladispoli ed a quello di Roma Aurelia costituiscono una “federazione” unica nel panorama consumeristico della Regione Lazio. “Abbiamo sempre ritenuto che l’unione fa la forza” commenta al riguardo Andrea Ricci, presidente del Comitato “e che, anche se non è detto che le esigenze di due località servite dal medesimo servizio e distanti fino a 100 chilometri l’una dall’altra coincidano sempre automaticamente, lavorare insieme per trovare le soluzioni compatibili e migliori per tutti sia il sistema più efficace e che il totale sia sempre maggiore della somma”.
E promette battaglia, visto che gli obiettivi su cui lavorare non sono pochi, anche perché sembra che il rapporto con la Regione non sia più positivo come in passato. “È strano osservare” afferma infatti il Comitato in una nota “che proprio mentre il Presidente Zingaretti, nel presentare il Contratto di Servizio con Trenitalia, aveva fatto riferimento alla centralità del rapporto con i pendolari, al contrario gli impegni presi da anni nei nostri confronti non sono stati rispettati, a partire dalle due nuove corse aggiuntive promesse ‘al più tardi per dicembre 2016’ in partenza da Termini per Ladispoli alle 17.57 ed alle 20.27, e che invece non sono state attivate: è sconcertante che la fascia pendolari più frequentata del pomeriggio sia anche, sulla nostra linea, a differenza che sulle altre, la meno servita. Viene il dubbio che le modalità di estrema correttezza sempre portate avanti da questo Comitato, ultimamente, abbiano meno successo di quanto ne abbiano avuto in questi due mesi organizzazioni attive su altre linee che hanno utilizzato, peraltro su argomenti del tutto condivisibili, sistemi più drastici, fino all’occupazione dei binari. Né stiamo assistendo a segnali positivi anche per quanto compete direttamente a Trenitalia ed RFI, dai monitor spenti nonostante le infinite segnalazioni (i quali, inducendo i passeggeri ad attraversare i binari in caso di modifiche ai binari di fermata dei treni, provocano gravissimi pericoli alle persone) e dalle altre infinite carenze delle nostre stazioni, ai continui guasti sulla linea, al sovraffollamento di alcuni treni di cui abbiamo vanamente chiesto il potenziamento, ad iniziare da quello in partenza da Ladispoli alle 8.12: certo non possiamo chiedere ai nostri compagni di viaggio di mettersi a correre per cercare la porta in cui entrare con meno fatica!”. “Anche l’aumento del numero delle carrozze, promesso in attesa dell’aumento delle corse” chiosa, sempre per il Comitato, Simone Sportiello, “si è infatti rivelato una favoletta”.
Assieme alle innegabili carenze del servizio sulle stazioni di estremità dai due lati della linea (nonostante bacini di utenza tra i più importanti della regione), all’arrivo troppo tardo del primo treno del mattino, allo scarsissimo servizio nei giorni festivi, alle ricorrenti voci di soppressione dei servizi ad alta velocità che fermano a Civitavecchia senza la garanzia di appropriate sostituzioni regionali, ed alla mancata soluzione dei problemi legati al crocierismo, sono molti dunque i motivi di scontento dei pendolari e di tutti gli utenti della FL5.