Dai riconoscimenti riservati all’associazione e al suo operato, da altre istituzioni deputate allo sviluppo della lettura, da esperti del settore, ma anche da tanti adulti (genitori ed educatori). La piccola “grande” biblioteca (perdonate il tono un po’ autocelebrativo), dopo cinque anni di intensa attività, registra piccoli successi e desidera sottolinearli con una punta di giustificato orgoglio. Il nostro lavoro fin dall’inizio è stato caratterizzato dalla ricerca di una specializzazione nel campo della promozione della lettura e della biblioteconomia, senza però mettere da parte quell’entusiasmo che ha dato vita all’associazione. Probabilmente proprio nella disponibilità a confrontare il punto di vista, nell’accoglienza che riserviamo ai bambini e ai loro genitori, risiede quel valore aggiunto, riconosciuto da molti e colto anche dal gruppo Face-book di Nati per leggere che ha pubblicato un breve documento sulla BdP, per il quale ringraziamo tutti coloro che hanno espresso la loro condivisione. Sembra che, pian piano, il nostro lavoro sul territorio stia contribuendo alla costruzione di una “comunità”, che lavora sotterraneamente ma con grande passione, per inventare occasioni stimolanti, capaci di far esperire ad adulti e bambini la gioia del leggere insieme. Questa attività di elaborazione progettuale, finalizzata ad intervenire direttamente sui contesti e a introdurre i cambiamenti, coinvolge le persone nella loro totalità e interezza; inoltre, consentendo ad ognuno di esprimere la propria creatività, rende possibile l’esperienza sociale della soddisfazione che deriva dal collaborare insieme per raggiungere un obiettivo condiviso. Attraverso questo processo la “comunità nascente” sta definendo una propria identità e nello stesso tempo alimenta e cementa in ogni membro il senso di appartenenza alla comunità stessa.
Questa lunga premessa è necessaria per descrivere la cornice all’interno della quale si va ad inserire e acquista significato l’esperienza di cui andremo a parlare. Nel corso dell’anno scolastico, ormai al termine, una delle scuole dell’infanzia, partecipante fin dall’inizio al progetto NPL, ha dato vita ad una biblioteca scolastica molto particolare. Questo per noi è un segno, indica che i semi messi a dimora e curati pazientemente stanno germogliando! E ora la parola alle protagoniste per il racconto. “La nostra iniziativa nasce dalla consapevolezza dell’importanza della lettura ad alta voce per la crescita dei bambini della scuola dell’infanzia, e non solo. Consideriamo il libro uno strumento culturale in grado di favorire lo sviluppo del bambino sotto molteplici aspetti: cognitivi, affettivi, emotivi e sociali. La lettura ad alta voce crea “momenti speciali” tra adulti e bambini, nei quali l’immersione nelle storie e nei personaggi contribuisce a sviluppare numerose competenze fondamentali per affrontare con successo il percorso scolastico, come l’ascolto.
Questa nostra consapevolezza si è consolidata e ampliata negli ultimi cinque anni, grazie all’adesione delle tre sezioni della nostra scuola dell’Infanzia “Giardino delle Idee”, (Istituto Comprensivo G. B. Grassi) a Nati per leggere a Fiumicino. Questo progetto ha offerto alle scuole numerose opportunità di crescita (letture ad alta voce, intervento di esperti, prestito di libri consegnanti tramite il Bibliobus, visite guidate in biblioteca ecc.) e inoltre ha reso possibile lo scambio di esperienze e la collaborazione efficace tra di noi e con la BdP. Riflettendo insieme sulle modalità migliori per indurre nei bambini una abitudine alla lettura, durevole nel tempo, abbiamo ipotizzato che il lavoro di sensibilizzazione realizzato a scuola dovesse trovare il suo naturale proseguimento in famiglia. Così è nata l’idea di creare una biblioteca scolastica per incrementare quei “momenti speciali”di lettura costruttiva anche nell’ambito familiare. Alcune mamme si sono rese disponibili per inventariare i testi che avevamo a disposizione, poi abbiamo ideato una modalità semplice perché i bambini potessero, loro stessi, registrare i prestiti e le restituzioni dei libri. Ora, tutti i venerdì i bambini portano a casa un libro, lo leggono con i loro genitori nel fine settimana e poi lo restituiscono il lunedì. Fin dai primi giorni di attivazione della nostra biblioteca, i bambini si sono rivelati molto interessati ai libri: raccontano le storie che leggono a casa, si preoccupano di essere precisi nella riconsegna, arrivano il venerdì già con le idee chiare sulla scelta del libro che desiderano prendere in prestito, ci raccontano con chi hanno letto il libro e le modalità utilizzate. Questa attività si è rivelata oltremodo positiva in quanto introduce anche un altro aspetto educativo: la salvaguardia e il rispetto dei beni comuni e quindi costituisce un primo avviamento allo sviluppo del senso di responsabilità. Per dare il giusto rilievo alla nostra iniziativa, abbiamo organizzato un’inaugurazione ufficiale della biblioteca scolastica, invitando tutti i genitori, i responsabili del progetto NPL a Fiumicino, la nostra Dirigente Scolastica e tutte le figure responsabili della cultura del Comune di Fiumicino (assessore, dirigenti ecc). Il 13 marzo 2013, giorno dell’inaugurazione, siamo rimaste molto colpite dalla partecipazione dei genitori, numerosissimi nonostante fosse un giorno lavorativo, e dall’impegno dei bambini nel seguire le fasi dell’evento e nell’eseguire la canzone dei “topi di biblioteca”, in chiusura. Ci sono stati momenti significativi, ad esempio quando la Dirigente dell’Istituto Comprensivo ha consegnato ad un bambino, in rappresentanza di tutti, un libro in dono per la biblioteca; oppure quando la nostra amica Luigia ha letto una storia, molto divertente, scritta in una lingua inventata Piripù, ricca di espressioni onomatopeiche, e poi ci ha fatto dono dello stesso libro. È stata una giornata molto intensa e, a nostro avviso, importante, soprattutto per i bambini, ma anche per la cultura. Ringraziamo con tutto il cuore i genitori per la loro collaborazione e tutti coloro, che con il loro contributo generoso, ci hanno sostenuto nella realizzazione del progetto”.
Le insegnanti della scuola Giardino delle idee
Val al pena di concludere sottolineando come questa esperienza mostri quanto i bambini e gli adulti della scuola abbiano interiorizzato che la lettura è un modo per stare insieme, per stabilire interazioni. “Leggere” è essere membri di quella comunità che ha i suoi rituali; partecipare a quei rituali alimenta il senso di appartenenza e pone le basi per creare una memoria condivisa: la storia specifica di quel gruppo, all’interno del quale ognuno può costruire un “frammento” della sua identità.
Luigia Acciaroli, responsabile della Biblioteca dei Piccoli di Maccarese