Tre giovanissimi italiani, rispettivamente di 17,18 e 19 anni, tutti incensurati, sono stati denunciati dai carabinieri della compagnia di Ostia, l’accusa è pesante: dovranno rispondere di minacce e percosse aggravate da finalità di discriminazione e odio razziale. I fatti sono avvenuti a Piana del Sole, un nucleo cresciuto con l’abusivismo degli anni Ottanta, stretto tra via della Muratella e l’autostrada per Civitavecchia, poco distante dalla nuova Fiera di Roma.L’indagine dei militari, agli ordini del capitano Sebastiano Arena, sono partite da due epi-sodi denunciati nello stesso giorno da altrettante famiglie di romeni. Qualcuno di notte aveva lanciato una bottiglia molotov contro le abitazioni degli stranieri. Confezionate in modo molto rudimentale, le bombe incendiarie solo in un caso aveva procurato danni, distruggendo un gazebo del giardino. Nell’altro caso, inve­ce, la bottiglia era rimasta ine­splosa. I destinatari di quegli atten­tati hanno anche riferito che a gettare gli ordigni erano stati italiani al grido di «romeni di m…..brucerete tutti».Cercando di capire meglio le motivazioni del gesto, i mili­tari hanno scoperto che nella casa in cui le fiamme avevano attecchito, la sera di Pasquetta si era rifugiato un connaziona­le di venti anni. Il giovane, sanguinante e con il volto tumefatto, aveva raccontato agli inquilini suoi conoscenti che stava sfuggendo al pestaggio di tre ragazzi italiani. Nessuna denuncia risultava presentata alla stazione di Ponte Galeria competente per il territorio, né erano stati indicati referti medici dei presidi sanitari di zona riguardo a possibili aggressio­ni.A quel punto i carabinieri hanno avviato la ricerca del ferito. E sono riusciti a ricostru­ire nel dettaglio quanto era accaduto il 5 aprile.Un terzetto di italiani, un minorenne e due giovanissi­mi, avevano avvicinato il ventenne romano per chiedergli una sigaretta. Questi, riferen­do di capire poco l’italiano, aveva risposto che non fuma­va. Pensando ad un rifiuto i tre bulli lo hanno prima insultato con frasi razziste poi aggredito a calci e pugni. Uno lo teneva alle spalle, gli altri lo picchia­vano e gli sputavano in faccia. Prima che succedesse il peggio, però, il giovane è riuscito a scappare e rifugiarsi nella casa dei suoi amici connazionali. La stessa casa che poi, dopo due giorni, è stata oggetto del lancio delle bottiglie molotov.I carabinieri, al momento, hanno potuto accertare ed ac­cusare i tre giovani soltanto relativamente all’aggressione a sfondo razziale. Indagini so­no ora in corso per verificare se, come si ipotizza, il lancio delle bottiglie incendiarie sia stato in stretta relazione all’ag­gressione, magari per vendetta contro chi aveva dato rifugio alla vittima delle loro anghe­rie.Nella zona di Piana del Sole la presenza di immigrati romeni e di altre etnie è diven­tata molto elevata, al punto quasi che gli italiani sono una minoranza. La situazione de­sta preoccupazione e l’episo­dio denunciato dai carabinieri potrebbe essere solo la punta di un iceberg di dimensioni molto più allarmati. (Giulio Mancini, Il Messaggero)