La lettera è stata indirizzata anche al Presidente Nazionale dell’ANCI e ai Sindaci di Fiumicino e di Roma. Nelle missive, il Comitato FuoriPISTA – oltre a riaffermare la propria totale contrarietà al Raddoppio dell’Aeroporto di Fiumicino – si è espresso favorevolmente riguardo: alla riorganizzazione e ristrutturazione delle attuali infrastrutture aeroportuali previste dal Progetto Fiumicino Sud che ha appena ottenuto la VIA – perché esse avvengono all’interno dell’attuale sedime. Tali opere potranno soddisfare nel 2021 una domanda di 51 milioni di passeggeri/anno, che con alcuni accorgimenti tecnici potranno raggiungere i 70 milioni; all’ampliamento della “zona 1” (massima protezione) della Riserva sui restanti terreni umidi di Maccarese (cioè dell’antico lago) decisa a luglio scorso dal  Ministero dell’Ambiente, dalla Regione Lazio e dai Comuni di Roma e Fiumicino. “Tali terreni, interessati all’ampliamento dell’aeroporto, sono del resto del tutto analoghi a quelli che la Commissione Parlamentare d’Inchiesta aveva dichiarato già nel 1961 inidonei alla realizzazione dell’aeroporto – fa notare il Comitato – FuoriPISTA si augura che la Conferenza Stato-Regione destini effettivamente l’aeroporto di Fiumicino ad essere un hub internazionale e che quindi, come avviene ovunque in ogni grande aeroporto internazionale, tutti i voli low cost – quelli attualmente presenti (5,7 milioni di passeggeri/anno), quelli che necessariamente saranno trasferiti da Ciampino (3 milioni su 4,5 p/a) e quelli futuri – siano dislocati altrove, cioè in un aeroporto appositamente dedicato. Ricordiamo infatti che per effetto dell’art. 117 della Costituzione la definizione del sistema aeroportuale regionale è materia condivisa tra Stato e Regioni: ci attendiamo quindi che la Regione Lazio presenti le sue proposte al riguardo.La questione dei voli low cost è cruciale per il futuro dell’aeroporto perché il DPCM del 21.12.2012 prevede che la condizione necessaria perché si possa passare alla fase di costruzione del secondo aeroporto, cioè al raddoppio, è che il volume di traffico abbia raggiunto nell’anno 2021 i 51 milioni di passeggeri/anno: questa evenienza sarebbe enormemente facilitata qualora i voli low cost venissero conteggiati nel volume di traffico di Fiumicino”. Il Comitato FuoriPISTA ha inoltre chiesto con forza una immediata e rapida soluzione del problema degli espropri. Grazie alle molteplici contraddizioni contenute nel  DPCM del 21.12.2012 dal mese di gennaio 2014 potranno infatti essere avviate le procedure di esproprio (che termineranno nel 2019) relative a immobili, terreni e aziende situati all’interno dei 1300 ettari interessati al raddoppio dell’aeroporto. Cioè gli espropri partiranno ben prima di conoscere se la condizione relativa al volume di traffico dei 51 milioni di passeggeri/anno sarà effettivamente soddisfatta ed ancora prima di aver presentato il progetto definitivo e aver acquisito i relativi pareri (VIA, VAS ecc.) di approvazione previsti dalle norme italiane ed europee. Infine, il Comitato ha chiesto che le infrastrutture di connessione all’aeroporto (strade, ferrovie, autostrade, ecc) siano sottoposte alla Verifica Ambientale Strategica. I datiriportati dal Ministero dell’Ambiente per negare la necessità della VAS – prodotti in occasione della VIA del progetto Fiumicino Sud – parlano infatti di una crescita di passeggeri/anno di soli 3,6 milionicioè39,9 milioni nel 2019, in contrasto con i dati riportati dal DPCM del 21.12.2012, che parla invece di 51 milioni di passeggeri/anno al 2021. Si chiede quindi anche che la determina regionale n. A11269 del 16 novembre 2012 che prevede la VAS “di fatto”, venga annullata.