“La Polverini è venuta allo scoperto – tuona il capogruppo consiliare Pd Michela Califano – Altro che sanità cavallo di battaglia di questo centrodestra, altro che ospedale: qui si chiude tutto. Morale: da Passoscuro all’Isola Sacra tutti al Grassi di Ostia, già fortemente depotenziato dal piano sanitario regionale.  Ora lo possiamo dire: la campagna elettorale della Polverini era una bufala. Bugie su bugie. E il centrodestra locale, presentandoci l’attuale presidente della Regione Lazio come la panacea di tutti i mali, è l’altro colpevole di questa catastrofe. Altro che salvatrice della sanità laziale. Altro che nuovi posti letto e nuovi ospedali. Erano tutte falsità. Una boutade come tante per accaparrarsi qualche voto alla faccia dei cittadini ignari che hanno creduto alle belle parole. La Polverini chiude gli ospedali, chiude i pronto soccorso, chiude i nuclei di cure primarie. Incapace di presentare un serio piano di risanamento che tappi il buco creato dall’amico Storace”. “Fiumicino ha bisogno di nuove strutture sanitarie di alta specializzazione e non di nuclei di cure primarie chiusi o dimezzati – aggiunge  il capogruppo dell’Udc di Fiumicino, Angelo Caroccia – I servizi vanno potenziati e non ridotti. La decisione dell’Asl Roma D di sopprimere i servizi sanitari dei nuclei di Fiumicino e Fregene delle ore notturne trova l’Udc di Fiumicino fortemente contraria. Un Comune che ha da tempo superato il tetto dei 70mila abitanti non può non avere una struttura ospedaliera sul proprio territorio”. “Pronta una interrogazione regionale dopo la paventata chiusura notturna dei nuclei di cure primarie di Fiumicino e Fregene – comunica il capogruppo dell’Italia dei valori di Fiumicino, Claudio Cutolo dopo una lunga telefonata questa mattina con il capogruppo regionale Idv, Vincenzo Maruccio – La precarietà che sta vivendo la sanità laziale è da addossare interamente all’amministrazione Pdl-Polverini. Dopo aver chiuso numerosi ospedali, soppresso servizi sanitari e tagliato migliaia di posti letto, oggi il centrodestra ci regala la probabile soppressione notturna dei nuclei di cure primarie di Fiumicino. Un valido supporto e un’alternativa alla corsa all’ospedale Grassi che spesso si risolve con un nulla di fatto. Il piano sanitario regionale si è dimostrato un bluff. Come le promesse sventolate dal centrodestra in campagna elettorale. È ora di dire basta: la sanità non si tocca. Fiumicino non si tocca”.