L’area storica di Maccarese, in particolare la piazza e il castello San Giorgio, ha indubbiamente compiuto in questi ultimi anni notevoli progressi sotto molti punti di vista grazie ai diversi interventi effettuati dalla Maccarese Spa. Tra i più attesi dei quali c’era la realizzazione di un sistema di smaltimento delle acque meteoriche intorno alla piazza del Maccarese, che rimaneva puntualmente allagata anche solo per un acquazzone, lavoro che fu concluso nel luglio del 2015. Un lavoro importante e sicuramente apprezzato, su cui però resta qualche dubbio. “Riguardo allo smaltimento delle acque in sé, il miglioramento nella piazza sicuramente c’è stato, il rischio allagamento, però, in realtà non è stato risolto completamente ma spostato sui canali di scolo di via dei Mercati”, esordisce Guido Rossi, anziano residente che conosce la piazza e la sua storia dalla nascita, mentre indica il rivolo costante d’acqua che forma una pozzanghera perenne sul canale di scolo di via dei Mercati indipendentemente dalla pioggia. “Quell’acqua proviene dalla fontanella, la cui tubatura di scolo fu collegata a quella dell’acqua piovana realizzata quando furono messi i nuovi tombini intorno alla piazza. Quest’ultima tubatura, invece di essere indirizzata verso il canale di scolo che va in direzione di viale Maria è stata orientata verso quello di via dei Mercati, dove però termina pochi metri più avanti perché il tubo che passa sottoterra per collegarlo al canale sull’altro lato della strada, e che sfocia poi sui campi, è ostruito da ormai molti anni”. La presenza dell’acquitrino, aggiunge Rossi, è già di per sé un problema perché  finisce per attirare animali come topi e uccelli, di cui sono state travate diverse carcasse, oltre a sporcizia e insetti vari, in particolare zanzare con l’arrivo dell’estate, ma in questa situazione, in caso di piogge abbondanti, l’acqua piovana, una volta riempito il canale di scolo di via dei Mercati, finirà inevitabilmente per saturare anche la tubatura e riallargare di nuovo la piazza come succedeva in precedenza.
“Che ci sia un problema di smaltimento è un fatto evidente e indiscutibile – conclude Rossi – lo dimostra anche l’erosione che si sta verificando sotto il manto stradale lungo l’attuale tracciato di scolo, la soluzione secondo me però non è complessa né richiede chissà quali interventi, ma solo la volontà di prenderne atto e adottare le correzioni che risolverebbero efficacemente la situazione”.