A promuovere l’iniziativa il Capo della Protezione Civile, sottosegretario Guido Bertolaso che ha voluto incontrare nelle settimane scorse tutti gli enti e le realtà interessate al tema, tra le quali l’Autorità di Bacino del Tevere, la Regione Lazio, la Provincia di Roma, la Capitaneria di Porto e i comuni di Fiumicino e Roma. Gli interventi urgenti di protezione civile e le previsioni dei costi da sostenere, sono disposti dall’ ordinanza n. 3734 del Presidente del Consiglio dei Ministri pubblicata il 16 gennaio 2009, che stanzia 15 milioni di euro per la risoluzione dei problemi cagionati dagli eventi atmosferici calamitosi di dicembre, nel tratto compreso tra Castel Giubileo e Fiumicino, individuando Piero Marrazzo Commissario Straordinario delegato per la Regione Lazio; in particolare, gli articoli 8 e 9 riguardano le aree fluviali di competenza del comune di Roma e di Fiumicino, riconoscono la straordinarietà degli eventi e dispongono l’immediata attuazione del Piano Stralcio dell’Autorità di Bacino del Tevere denominata PS5; questo piano prevede come assi di intervento sul territorio di Fiumicino, la pulizia delle sponde dai detriti portati dalla corrente compresa la loro raccolta e lo smaltimento in discarica, l’eliminazione delle alberature cresciute all’interno dell’alveo e il dragaggio del fondale del Porto Canale per permettere la manovra dei motopescherecci e degli altri natanti, in sicurezza.“Essendo ricompresi all’interno di un programma di finanziamenti nazionale, decretato da un’ordinanza della Presidenza del Consiglio, – ha spiegato l’assessore all’Ambiente Pasquale Proietti – ora abbiamo la certezza di poter procedere con speditezza alla rimozione di quella enorme quantità di rifiuti che si sono depositati lungo le spiagge e nelle prossimità della foce; saranno necessarie diverse giornate di lavoro per raccogliere, caricare e smaltire tutta la plastica, il legname e i numerosi rifiuti ingombranti che ancora oggi possiamo vedere a Passo della Sentinella, sul piazzale del faro e lungo la costa. Messo in cantiere l’intervento di bonifica, la nostra attenzione si rivolgerà alla Regione che, decretando lo stato di calamità naturale, si è impegnata a riconoscere ai comuni del Lazio i danni cagionati dall’eccezionale ondata di maltempo; per quanto riguarda Fiumicino, la Giunta Comunale ha già da tempo comunicato a quanto ammontano i danni subiti, ma ad oggi non abbiamo ricevuto gli attesi riscontri.”“Questo tavolo e gli esiti che ne seguiranno, – ha concluso il sindaco di Fiumicino Mario Canapini – rappresenta un successo per la Città di Fiumicino che si era trovata, nelle prime ore dopo emergenza, sola ad affrontare i danni causati dalla piena del Tevere e a gestire l’enorme quantità di detriti giunti presso la foce; ringrazio il Dipartimento di Protezione Civile nazionale, per aver da subito considerato l’amministrazione comunale di Fiumicino, come interlocutore presente e fattivamente impegnato per la messa a punto degli interventi e nella quantificazione degli importi necessari. Questi finanziamenti sono una boccata d’aria più che necessaria per il nostro territorio, che ha dovuto stilare, all’indomani del passaggio della piena del Tevere, una lunga lista dei danni materiali ed economici: penso ai settori produttivi della pesca e della balneazione che ancora una volta hanno pagato pegno per aver avuto il loro sviluppo in prossimità della foce.”