I cinque componenti   del gruppo, età media più o meno quella dei Duran Duran, musicisti per passione, alla ricerca di una band che li rappresentasse musicalmente e anagraficamente, non hanno dovuto faticare molto per decidere, appena appresa la notizia che i Duran Duran erano nuovamente sulla scena, in formazione originale. In breve tempo decisa la scaletta, ed il nome dalla cover band, il progetto è partito.La formazione, più che collaudata, da quasi 15 anni di concerti nei locali della capitale come cover band pop-rock, vede: Sergio Colantoni (voce), Alessandro Maralli (batteria), Antonello Riva (tastiere), Fabio Lanciotti (chitarra), Stefano Tosi (basso). La scaletta ripercorre tutta la carriera del gruppo inglese, dagli esordi come “glamour band” dei primi anni 80, passando per un periodo in cui, nonostante le defezioni, il gruppo ha saputo produrre  dischi d’ottimo livello. Per finire con i giorni nostri dove i Duran Duran in formazione “reunion” sono tornati in forma più che mai, scalando in breve tempo tutte le classifiche mondiali con i loro ultimi lavori “Astronaut” e “Red Carpet Massacre”. Da qui la scintilla che ha finalmente permesso, dopo anni d’attesa, ai Planet Earth Project di potersi esprimere al meglio, dal vivo, con un tipo di musica a loro congeniale, che contemporaneamente rendesse omaggio al gruppo di Birmingham.