E mette fine ai problemi legati all’utilizzo dell’impianto in ogni condizione atmosferica e, vista la nuova illuminazione realizzata, fruibile anche dopo il tramonto. Soddisfazione è stata espressa da Davide Ciaccia, al timone del settore calcistico della polisportiva da poco più di cento giorni che ha dimostrato da subito di avere le idee molto chiare sul da farsi. “Siamo contenti di aver realizzato un opera utile, funzionale alle nostre esigenze e anche molto bella esteticamente. Stiamo ancora lavorando per realizzare i due campi da calcio a 5, anche questi in sintetico,  sulla fascia dietro le panchine, mentre per quel che riguarda la copertura delle tribune e la realizzazione degli spogliatoi semi-interrati sotto gli spalti siamo in attesa di avere le concessioni dall’amministrazione comunale per completare la struttura che una volta ultimata ci consentirà di ospitare anche la sala medica e la segreteria della prima squadra”.  I primi impegni calcistici, allenamenti a parte, hanno visto prima il settore giovanile impegnato nel nuovo impianto omologato per incontri in diurna e in notturna fino alla serie D. Poi è stata la volta della squadra di Claudio Fazzini che ha esordito nel nuovo Aristide Paglialunga nell’incontro di coppa Italia contro la Nuova Superiride mercoledì 12 novembre. Ma l’inaugurazione ufficiale è stata programmata per lunedì 8 dicembre quando è in programma un’intera giornata dedicata ai festeggiamenti del 60° anniversario della fondazione del sodalizio fregenese. “Abbiamo voluto legare l’inaugurazione del nuovo impianto con un momento importante della storia della nostra società con una giornata di festa che al mattino prevede mini incontri tra le squadre della nostra scuola calcio e del nostro settore giovanile e quelle di numerose altre società tra le più blasonate della nostra regione. Nel pomeriggio, invece, spazio ai più grandi, con la probabile partecipazione alla festa di personaggi che hanno fatto la storia di questi primi sessant’anni della polisportiva”, conclude con soddisfazione il presidente Ciaccia. (di Lorenzo D’Angelantonio)