Intervistata da Mauro Evangelisti, che ha anticipato ieri la notizia, aggiunge alcuni interessanti particolari che riguardano il nostro territorio. Riportiamo la prima parte del servizio. “Renata Polverini, presidente della Regione, ieri pomeriggio era nel suo ufficio a firmare l`ordinanza di proroga della discarica di Malagrotta e a rimettere in fila tutte le scelte per scongiurare l`emergenza rifiuti. In sintesi: Napoli non è così lontana. Serviranno i poteri da commissario. La discarica dì Malagrotta tra sei mesi dovrà chiudere, altre proroghe non saranno possibili. Il nuovo impianto si costruirà a Pizzo di Prete, territorio del comune di Fiumicino, ma ancora non si può dire se avrà anche un termovalorizzatore, perché bisognerà attendere la decisione del Consiglio di Stato sul progetto di quello di Albano. E soprattutto: per costruire il nuovo impianto di Fiumicino serviranno almeno tre anni. Quando fra sei mesi chiuderà Malagrotta sarà indispensabile trovare una discarica temporanea di servizio. Polverini non lo dice, ma il sito più probabile per questo scopo è Pian dell`Olmo, Roma Nord, ai confini con Rio. Proprio per trovare un sito provvisorio e superare rapidamente ogni ostacolo, saranno molto utili i poteri da commissario straordinario per i rifiuti. Che dovrà concedere il governo.
Le decisioni sui rifiuti sono state le più difficili che ha preso da quando è presidente della Regione?
“Sì, insieme a quelle sulla sanità. Sul fronte degli ospedali, stiamo vedendo i risultati, visto che la Corte dei Conti certifica che per la prima volta in Italia sta diminuendo il debito sanitario e gran parte del merito è del Lazio. Firmo la proroga, ma finalmente s`indica la soluzione per evitare lo stato di emergenza”.
Si sta facendo confusione:  avete individuato sette siti per discariche. Significa che realizzerete sette discariche?
“Ovviamente no. Per Pizzo del Prete, la località nel territorio di Fiumicino, abbiamo indicato una preferenza, perché è la più adatta. Ma qui non sorgerà nulla di simile a Malagrotta. Per capirci: la discarica di Malagrotta è di 200 ettari, a Pizzo del Prete ci sarà un impianto di 30 ettari. Nelle previsioni il nuovo impianto dovrebbe ricevere circa 300 mila tonnellate di rifiuti. Pretrattati. Si produrrà il biogas”.
Sempre discarica è.
“Calma. Qui si farà un impianto simile a quello di Peccioli, provincia di Pisa, un gioiello dove si tengono anche concerti. Lì i cittadini non pagano la nettezza urbana e gli asili nido. Si tratta di un impianto dove non arrivano i rifiuti tal quali. E sarà completamente inodore. Produrremo il biogas”.
Ma a Pizzo del Prete realizzerete anche il termovalorizzatore? Quelli esistenti di San Vittore, Malagrotta e Colleferro non bastano.
“In questo caso la scelta sarà fatta dopo la decisione del Consiglio di Stato sull`impianto progettato ad Albano. E` prevista per ottobre, parlarne ora è prematuro”.
Comunque Fiumicino non è sufficiente a chiudere il ciclo dei rifiuti.
“Vero. Però imporremo il funzionamento a pieno regime dei due impianti di trattamento meccanico-biologico di Rocca Cencia e sulla Salaria, gestiti dall`Ama, e quello di Malagrotta, di Colari. Voglio essere chiara: a Malagrotta chiuderà la discarica, ma resterà il centro industriale, vale a dire termovalorizzazione e trattamento meccanico biologico. Questo è importante perché i rifiuti non devono più arrivare in discarica tal quali, ma pretrattati. Infine, c`impegneremo moltissimo per fare decollare finalmente la differenziata. Nei prossimi giorni annunceremo come saranno spesi i 135 milioni a disposizione, andando a premiare i comuni più virtuosi”.
Tutto molto bello. Ma ci sono enormi incognite. La prima: Malagrotta chiude fra sei mesi, Fiumicino apre fra 36 mesi. Cosa succede nei trenta mesi di attesa? “Sto valutando in queste ore anche questo, problema. Per questo dico che i poteri ordinari potrebbero non bastare. Alla mia giunta e al consiglio regionale ho detto che preferivo i poteri ordinari perché così gestivamo insieme questa fase decisionale. Ma è evidente un dato: quando chiude Malagrotta servirà subito una discarica provvisoria”.
Sarà a Pian dell`Olmo?
“Per ora non dico dove. Stiamo valutando i siti. E per fare la discarica provvisoria potrebbero essere utili, quasi indispensabili, i poteri da commissario. Non possiamo permetterci ritardi”.
Stanno partendo le rivolte dei territori coinvolti in questa operazione. E` preoccupata?
No, perché tutti hanno visto le immagini di Napoli. In questo Paese ogni volta c`è qualcuno che dice solo no. Ma ci deve spaventare ciò che succede in Campania mentre deve prevalere il ragionamento, perché gli impianti che realizzeremo non avranno impatti negativi. Porterò i cittadini a visitare il sito di Peccíoli se servirà”.
Il sindaco di Fiumicino per ora non si è opposto.
“Non fa le barricate perché lì c`era già una delibera di giunta e comunque c`è la consapevolezza che sorgerà un polo industriale che porterà benefici e occupazione”.
Chi gestirà l`impianto di Fiumicino?
“Il terreno è privato, ma di fronte a un`emergenza è prevista anche l`ipotesi dell`esproprio. La Regione può essere proprietaria di impianti, come intendiamo fare ad esempio acquisendo Gaia a Colleferro. Ma non può gestire il ciclo dei rifiuti. Per Fiumicino ci sarà una gara”.