Riceviamo e pubblichiamo…

Sono una ragazza che lavora all’interno di un supermercato qui a Fregene. Stiamo vivendo un periodo molto intenso e difficile per tutti.

Noi vendiamo beni di prima necessità, e come tali, abbiamo l’obbligo di rimanere aperti, per garantire a tutti il servizio. Noi siamo lì ogni mattina, certo, potremmo anche non venire, potremmo metterci in malattia, per rimanere “al sicuro”, ma non lo facciamo perché capiamo l’importanza del nostro lavoro.

Non vi nego il fatto che siamo molto spaventati! Siamo tutti i giorni, continuamente a rischio. Noi non abbiamo scelta, dobbiamo andare a lavorare, e quando torniamo a casa siamo molto preoccupati per chi abbiamo vicino, perché per quanto cerchiamo di stare attenti, abbiamo sempre la sensazione che non sia mai abbastanza.

Cerchiamo di seguire tutte le semplici regole per evitare il più possibile il contagio, ma per quanto noi cerchiamo di stare attenti, purtroppo non possiamo dire la stessa cosa di alcune persone. Si lamentano della fila fuori, ma non capiscono che lo facciamo in primis per loro, per non far entrare troppa gente in un ambiente piccolo, in modo tale da far circolare il più possibile l’aria. Forniamo guanti all’entrata e non li mettono perché, per loro, non sono necessari. Cerchiamo di mantenere il più possibile il metro di distanza, e ci rispondono che non hanno mica la lebbra.

Non chiediamo la luna, chiediamo solo di tutelarci, come noi lo facciamo nei vostri confronti, con la mascherina e con i guanti. Noi stiamo tutti i giorni lì, e vediamo tante persone, la distanza, come un semplice paio di guanti fa la differenza. Lo facciamo per noi, ma anche per voi. Quindi se vedere la fila fuori, abbiate pazienza, è appena entrate indossate i guanti. Fatelo per noi, ma soprattutto per voi stessi. Grazie.

Lettera firmata