Quindi l’emergente Alessandra Fiori per “Le conseguenze del caso”, edito da Piemme. E visto che il premio assegna riconoscimenti a personalità che con il loro “impegno artistico, scientifico, culturale e professionale, hanno contribuito alla crescita della nostra società”, per la divulgazione culturale il prescelto è Philippe Daverio, ordinario di sociologia all’Università di Palermo ed autore e conduttore della trasmissione “Passepartout” di Raitre. Per la sezione giornalismo Mario Orfeo, direttore del Tg2, mentre per il fotogiornalismo i riflettori saranno tutti per Umberto Pizzi, uno dei reporter della Dolce Vita. Che ricorderà Federico Fellini, Giulietta Masina, ma soprattutto Ennio Flaiano, proprio nell’anno del centesimo anniversario della sua nascita. Pochi sanno che Flaiano negli anni ’60 ha vissuto a lungo nel centro balneare, in una casetta accanto al Villaggio dei Pescatori, e che oggi riposa nel cimitero di Maccarese. Marina Pallotta, presidente del premio, ha voluto rendere omaggio allo scrittore, anche perche per Fregene si trattò di una stagione irripetibile con mezza Cinecittà che si spostò all’improvviso in riva al mare. Ci penserà poi Cinzia Leone a far sorridere al pubblico, recitando un brano del suo spettacolo teatrale “Outlet”. Spazio anche alla moda con  una originalità: visto che ricorre l’anno internazionale della biodiversità, sfileranno tre abiti di alta moda realizzati con materiali riciclati. E una collezione di gioielli da Stonehenge  di Franca Salato “Go To Jewels” realizzata con il granito del Cammino di Santiago “Luz de Compostella”.