A mettere fine a questa vicenda  sono stati  i carabinieri della stazione di Fregene che, dopo accurate indagini e raccogliendo pazientemente elementi, sono risaliti a Z.M., un romano di 35 anni, già noto alle forze dell’ordine per dei precedenti. L’uomo, riconosciuto quale autore della truffa portata a termine a Fregene, è presumibilmente anche il responsabile di quelle di Focene, Fiumicino e Maccarese. Nel frattempo le indagini proseguono per identificare il complice, visto che ad agire erano spesso in due, il 35enne in veste di “tecnico”, il compare in quella di idraulico. Furbo, oltre che cinico, il metodo attuato dagli pseudo-tecnici, in realtà incalliti truffatori, che con il pretesto dell’impianto “fuori norma” e della necessità di verifiche e controlli, si presentavano a casa di anziani e, minacciando la chiusura del contatore del gas, si facevano consegnare congrui anticipi per la sua sostituzione. La “visita” era spesso anticipata da una cortese telefonata di routine durante la quale si presentavano, spiegando il motivo della chiamata. La truffa è andata avanti il tempo necessario a mietere vittime su tutto il territorio del comune. Sul problema era intervenuto anche Danilo Rocca, consigliere comunale nonché titolare di Rocca energia srl, un’azienda che fornisce caldaie a circa 25 mila clienti del territorio, per mettere in guardia i cittadini. Erano stati proprio i suoi clienti ad informarlo di quanto stava avvenendo. Al consigliere-imprenditore erano giunte almeno una decina di segnalazioni di clienti che chiedevano conferma dell’ arrivo di “tecnici” per l’ispezione alle caldaie. Rocca, mettendo in guardia i propri clienti, si era immediatamente recato dai carabinieri per sporgere denuncia. Le indagini, tempestivamente avviate, hanno così portato ad una rapida e brillante conclusione. Stavolta a cadere nella rete non sono stati ignari pensionati ma  un balordo che, denunciato per truffa, rischia una pena da sei mesi a tre anni, oltre ad una sanzione da 51 a 1000 euro.