Nel Lazio sono saliti a 64 i casi accertati di Chikungunya, la malattia virale trasmessa dalla zanzara tigre. Di questi 54 si sono verificati ad Anzio, 7 a Roma e 3 a Latina. Il focolaio del contagio si sta allargando, per questo la Regione ha convocato per oggi i Comuni interessati per un tavolo di monitoraggio insieme ai tecnici dell’Istituto Superiore di Sanità.
Al momento nel territorio del Comune di Fiumicino non si sarebbero registrati casi ma nessuno può escludere che questo accada nelle prossime ore, anche perché la Asl Rm3 avrebbe individuato un nuovo caso tra il X e l’XI Municipio, quindi a poca distanza da Fiumicino.
“Per quanto le circolari regionali e ministeriali non lo prevedano insieme al sindaco stiamo cercando di prendere alcune nuove misure di prevenzione contro questo pericolo – spiega l’assessore Paolo Calicchio – in particolare pensiamo alle scuole, le aree esterne perché all’interno l’abbiamo già fatta, parchi e edifici pubblici. Durante l’estate abbiamo già fatto per le diverse zone dei trattamenti preventivi. Ora, considerato il problema Chikungunya, ma anche le alte temperature di questi giorni e l’umidità è opportuno ripeterlo”.
È chiaro che per un territorio immenso come questo le disinfestazioni sono relative visto che le zanzare tigri si spostano facilmente ovunque. Ma è pur vero che le disinfestazioni andrebbero fatte a tappeto e con un piano serio, articolato ed efficace visto che ormai questi insetti hanno invaso le nostre località infestandole e rendendo difficile la permanenza all’aperto delle persone per molti mesi dell’anno.
E ora che la Chikungunya è diventata una preoccupante realtà e che sono proprio le zanzare tigre a trasmetterla il problema deve essere affrontato sul serio e da tutti i soggetti responsabili della salute pubblica.