È quanto fa notare Antonio Quadrini, candidato alla Camera dei Deputati per Sinistra Ecologia e Libertà. “È stata molto bassa, a differenza di quelle nazionali, dove il dato è stato tra i più indicativi. È un risultato che personalmente mi aspettavo e che sta nello stesso termine che io stesso ho usato per individuare il quartiere cioè, Parco Leonardo – dice Quadrini –  Un nome imposto da una proprietà che, di fatto, sancisce che in realtà quel Quartiere, non è un Quartiere, ma una zona “governata” da un imprenditore attraverso una Convenzione. Per certi versi ciò che è stata Fregene per moltissimi anni. Una zona in cui i bisogni della gente, che dovrebbero essere uguali a tutti i cittadini degli altri Quartieri, non sono ascoltati. Esiste una totale mancanza di spazi sociali e pubblici, (si pensi che alcune piazze sono private) scuole, asili e trasporti adeguati a collegare quella zona con Fiumicino Paese, etc. Questi bisogni sono, infatti, oggi mediati e controllati da una impresa e un potere che non è Pubblico. Come se in realtà lì ci fosse, non un Sindaco ma addirittura un vassallo proprietario. Non c’è dubbio che quel quartiere è abitato principalmente da cittadini che lavorano a Roma, vengono da Roma, ed hanno un legame con la Capitale. È pur vero che se in quella zona non esiste una comunità che si aggrega alla Comunità Comunale è perché questa situazione rimane inchiodata e bloccata. Sono convinto che l’unica soluzione sia liberare quell’area dalla Convenzione e far sì che la zona diventi una parte della collettività e con essa si rapporti e si confronti. Il primo passo è perciò non rinnovare la Convenzione, pretendendo il completamento delle opere pubbliche ancora da realizzare, come il grande parco pubblico, ridando infine a quel luogo un nome che non lo identifichi con una struttura Commerciale. Una proposta: chiamiamolo Quartiere Leonardo da Vinci”.