Limiti di velocità “ridicoli di 50 km orari”, autovelox “non segnalati”, passaggi a velocità superiori “ma molto presto la mattina”. Nessuno nega l’eccesso di velocità, tutti protestano per le multe e – soprattutto – per l’obolo da pagare.
Ricordiamo che si tratta di strade dove sono morte tante persone proprio per incidenti provocati da alta velocità, che gli autovelox sono stati richiesti da tutti a gran voce proprio per la sicurezza e che appare paradossale che chi prima li aveva invocati per evitare la perdita di vite umane, ora li contesta per evitare perdite pecuniare. Una schizofrenia non condivisile in un paese in cui molti automobilisti protestano (suonano il clacson, lampeggiano) se l’auto davanti procede rispettando il limite di velocità sentendosi anche titolati allo sberleffo. Gli autovelox comunali, peraltro, sono tarati con 5 km/h di tolleranza, quindi se la multa scatta per una velocità di 51 km/h in realtà si andava a 56 km/h.
Chi sbaglia paga, le regole vanno rispettate e se l’autovelox non deve essere l’unico rimedio contro la cattiva educazione, ricordiamoci anche che siamo il paese della tragedia de Le Vignole di cui, tra pochi giorni, ricorre il secondo anniversario.