Non è certo questo l’esempio più eclatante di spreco di un bene pubblico prezioso come l’acqua  – basta fare un giro nella pineta monumentale per verificare che lo stesso sta avvenendo con le fontanelle – ma indicativo di un servizio che risulta troppe volte essere scadente sia sui tempi che nelle modalità d’intervento. Prima della “riparazione” di maggio erano dovuti passare diversi mesi prima che ci si decidesse di intervenire, ora siamo punto a capo e chissà quando si rivedrà una squadra all’opera. E la stessa cosa si è verificata in più occasioni con altre perdite nella rete idrica locale. Settimane, se non mesi, che passano dalla segnalazione all’intervento e, dopo poco tempo, ecco ripresentarsi l’identico problema. Assurdo chiedere un servizio migliore?