Non essendo autosufficiente e non avendo l’insegnante AEC, tagliata venerdì scorso, è rimasto in classe. Così la mamma, Sandra, è andata a riprenderselo e lo ha portato a casa. Subito, piena di rabbia, è andata a sporgere denuncia ai carabinieri della Stazione di Fregene, poi è passata nella nostra redazione per raccontarci quanto era accaduto. Una persona semplice, al di fuori di qualunque schieramento che tutto vorrebbe meno che attirare l’attenzione sul suo bambino.

“Abbiamo già tanti problemi nostri per la situazione in cui ci troviamo, ci vorrebbe un po’ più di rispetto e di comprensione – ci ha detto in lacrime – gli altri bambini erano tutti in mensa a mangiare, lui era sul passeggino nella classe. Quando sono arrivata mi si è stretto il cuore. Alla AEC, molto affettuosa con lui, venerdì scorso è stato comunicato che da oggi non doveva più venire a scuola. E adesso noi come faremo?”.

Nei giorni scorsi sulla vicenda tra maggioranza e opposizione c’è stato un prolungato scambio di accuse, “tagli al personale”, “razionalizzazione delle risorse”, interpretazioni agli antipodi, difficile capire veramente cosa sta succedendo, almeno leggendo i comunicati stampa.
Quello che possiamo dire è che le lacrime di questa madre fanno male a tutti, quindi se c’è qualche problema, se è stato commesso qualche errore, cerchiamo di risolverlo in fretta. Prima bisogna occuparsi di questi angeli innocenti, poi ci sarà spazio e tempo per le recriminazioni.