Angelo Bellotto, presidente del Comitato cittadino di Maccarese prosegue: “Ho ricevuto tantissime telefonate di cittadini scandalizzati dalle condizioni di quel ponte e non posso che dargli ragione. Oltre a motivi estetici, c’è un serio problema di sicurezza, basti pensare a chi vuole andare a messa; per andare e tornare dalla chiesa di San Giorgio le persone, spesso anziane, mettono a rischio la loro incolumità, sia se vanno a piedi che in bicicletta, a causa del passaggio pedonale ostruito dai guardrail piegati dai continui urti e della mancanza di marciapiedi su entrambi i lati della strada. Oltretutto, in quel tratto di viale Castel San Giorgio, i rovi che invadono la carreggiata impediscono alle persone di camminare ai margini della strada, esponendoli ancora di più ai rischi del traffico, sempre intenso in quel punto. Se fosse stato per me, sarei già intervenuto di persona almeno ad eliminare i rovi, ma so che non è possibile farlo senza autorizzazione, spero allora che chi di competenza ci permetta di farlo il prima possibile o che dia mandato a chi di dovere”.
Sempre sul problema del ponte, Bellotto prosegue: “Anche quest’anno si è evidenziata la completa insufficienza del ponte rispetto ai flussi delle auto in transito, con lunghissime file sia per chi arriva dall’autostrada sia nella direttrice da e per l’Aurelia. Si parla del progetto del nuovo attraversamento, ma non essendoci alcuna certezza sui tempi di realizzazione, sarebbe più che mai necessario cercare di alleggerire il traffico, dando le indicazioni per le strade alternative, in particolare via delle Tamerici, che permetterebbero di entrare comodamente sia a nord che a sud di Fregene evitando di passare all’incrocio del ponte. È vero che c’è un cartello all’altezza di via Campo Salino, ma non è sufficiente; qui come in altri punti strategici servirebbero delle tabelle stradali chiare e ben visibili realizzate allo scopo”. Oltre al ponte, rimangono diverse altre problematiche aperte, tra cui la condizione della piazza del Maccarese, per la quale il Comitato, già da un paio di mesi, ha chiesto con lettera protocollata il riposizionamento della fontanella pubblica, domanda che però è rimasta senza risposta. “Trovo assurdo che l’unica fontanella disponibile per un territorio vasto come quello di Maccarese sia stata rimossa – aggiunge il dottor Moneta, titolare della Farmacia Maccarese e vicepresidente del Comitato – questo è l’ennesimo esempio della scarsa considerazione, se non della totale indifferenza, con cui viene trattato un territorio che ha delle incredibili bellezze, storiche e naturalistiche. Ci sarebbero molti esempi da fare sull’abbandono in cui versa quest’area, dalle condizioni delle strade, agli edifici storici, a partire dal Castello, alla piazza del Maccarese, luogo incantevole che meriterebbe ben altra considerazione. Sono sei anni che lavoro qui e ne sono felice, sia per la bellezza dei luoghi che per le persone che incontro, oneste e lavoratrici, ma quando vedo l’incuria generale penso a Orbetello, da dove provengo, dove è stata fatta un’operazione di recupero straordinaria che ha cambiato l’aspetto della cittadina. Mentre qui vedo avanzare solo nuovi complessi residenziali che snaturano il territorio e senza le infrastrutture necessarie per assorbirne l’impatto. Maccarese non è figlio di un dio minore, per questo ho accettato l’invito a partecipare al Comitato cittadino. Spero di dare il mio contributo”.