Via Maratea angolo con via Marotta, lunedì ore 8.05. Stiamo per portare i bambini a scuola. Mancano una decina di metri all’incrocio, lo temo, mi ricordo dei tanti incidenti passati, qualcuno anche mortale. Proprio mentre penso a una ragazza che non c’è più, investita mentre guidava il motorino, un’auto rossa guidata da una signora tira dritto da via Marotta in direzione campo sportivo o scuola senza nemmeno rallentare all’incrocio. Rimango senza fiato, suono il clacson ma quella nemmeno si gira. Questione di pochi metri, di qualche decimo di secondo perso o guadagnato e la frittata era fatta. Sale la rabbia, mi viene voglia di andarla a cercare, di chiedere spiegazioni. Poi rinuncio, sarebbe inutile. Al ritorno mi fermo per vedere se magari la segnaletica stradale fosse sparita, invece c’è tutto, sia la verticale che l’orizzontale (la foto sopra è vecchia) . Il pensiero che la nostra vita, quella dei nostri familiari, sia legata a frazioni di secondo mi segue per tutta la giornata. Forse non è un pensiero da scacciare ma da tenere bene a mente, magari da condividere, signora con auto rossa compresa.