Moglie e marito si stavano preparando per la cena, in una villetta al centro di Fregene tra la lecceta e viale Castellammare. La donna era salita al piano superiore per andare in bagno, l’uomo si trovava in salotto al piano terra, in poltrona davanti al televisore seguiva il telegiornale. Routine, un giorno come un altro, almeno fino alle 20.30. Quando all’improvviso dal giardino qualcuno sfonda con forza una finestra, vetri e legno saltano in pezzi. La donna non fa in tempo ad affacciarsi dalla scala che si trova davanti un uomo tutto vestito di nero, con il passamontagna in testa. Nel giro di pochi secondi entrano gli altri tre complici, tutti con pantaloni, giubbetti e passamontagna neri. Sembra un commando militare, ai piedi hanno scarpe da ginnastica. In mano non impugnano pistole ma bastoni. Intimano alla coppia di sedersi sul divano, non c’è bisogno di insistere. “La cassaforte, diteci dove è la cassaforte”, urlano con un chiaro accento dell’est. I due pensionati sono terrorizzati, cercano di spiegare che la cassaforte non c’è mai stata in quella casa e che loro hanno solo qualche centinaio di euro. Sembrano credergli, la villa non è lussuosa e non arrivano reazioni violente. Il commando si divide, un paio di persone restano accanto alla coppia, che non viene legata, gli altri cominciano a frugare ovunque. Pochi minuti che sembrano interminabili, poi il ritorno in salotto con il bottino: 300 euro in contanti, 3 anelli e una borsa di marca. Niente per tutto quello spiegamento di forze. I quattro, così come sono arrivati, di colpo svaniscono, escono dalla porta e si dileguano nel buio lasciando sotto shock, ma senza un graffio, i due pensionati. “Sembrava un film”, avrebbe commentato poco dopo l’uomo. Arrivano i carabinieri dalla stazione vicina, scattano i posti di blocco, ma del commando non c’è traccia. Il pensiero va subito alle altre recenti rapine in villa, finite tragicamente. “Poteva succedere di tutto – dice Ninni Lojacono, presidente del Consorzio Fregene Sicura – è la prima volta che qui i ladri si spingono così avanti. Dobbiamo stroncare sul nascere il fenomeno, in collaborazione con i carabinieri vogliamo installare un sistema di videosorveglianza, almeno ai due ingressi di Fregene, per monitorare continuamente la situazione. Servirà una più ampia collaborazione, quando capitano questi episodi si capisce quanto sia importante la sicurezza delle famiglie”.