di Alessandra Benadusi

A 500 anni dalla morte del “genio” del nostro Rinascimento, il nostro istituto celebra alcune delle infinite angolature sotto le quali è possibile vedere questo personaggio che riuscì a coniugare in un’unica vita una riflessione teorica di eccezionale profondità con l’esordio coraggioso della speculazione scientifica su base sperimentale. Diviso tra l’aspirazione alla bellezza pura e l’approccio tecnico, Leonardo ci è apparso come il moderno “Ulisse” che fa del viaggio nella conoscenza la propria dimensione esistenziale.

I testi del reading proposto dai ragazzi del Liceo Classico (in sintonia con la Notte Bianca dei Licei Classici) ne ricostruiscono l’immagine, accostando la recitazione prosodica del proemio dell’Odissea alle canzoni di Guccini che si fondono con le parole e i versi di molti altri poeti contemporanei.

A Leonardo e alla sua perenne ricerca dedichiamo la carrellata d’immagini con volti di amici che hanno animato la nostra serata: il Colonnello Laurenzi, con le esperienze pratiche di meteorologia, il Prof. Arcari e l’approccio della fisica agli studi leonardiani, le creme naturali prodotte nel laboratorio di chimica dalla Prof.ssa Petrucci, il jazz trascinante della Pantera Rosa e la performance “L’ombra di Aldo Moro” . Sulla linea del forte spessore morale che accompagnò anche la vita di Leonardo, il reading scritto da Patrizio Mocci si focalizzato sulla figura di Oreste Leonardi, il caposcorta di Aldo Moro (“Lo ombra” dello statista, appunto) e attraverso l’intensa interpretazione di Pino Calabrese, ha segnato un momento di riflessione umana e civile fortemente condiviso da tutti.