Via Tre Denari, un tratto meno visibile e più lontano dalle case. I raid sono all’ordine del giorno. Gente che arriva e scarica di tutto, sia nella parte più vicina alla strada che all’interno di questa baracca e dell’ex casa cantoniera. Ma stavolta hanno esagerato perché oltre a rifiuti di ogni genere, vicino all’incorocio con l’Autostrada, hanno scaricato anche materiale corrosivo presente in quelle taniche blu.
“La Riserva è sotto attacco preda di qualsiasi mal intenzionato, dei veri crimini contro l’ecosistema e la salute umana – dichiara Riccardo Di Giuseppe, presidente di Programma Natura -. Chiediamo da anni che vengano intensificati i controlli, ma veri e non solo a parole. E poi l’installazione delle telecamere nei punti sensibili. Questo disastro deve finire”.
Poco lontano, sulla strada sterrata in via delle Pagliete, ecco un altro spettacolo: qui la matrice è più chiara, qualche frutteria ha scaricato un bel cumulo di cassette, se poi è un ambulante o un chiosco nei dintorni, cambia poco, sempre di ominidi si tratta.