E che questo stia accadendo non solo a Fregene ma su tutto il territorio comunale non fa che rendere ancor più preoccupante la previsione di ciò che potrà accadere quando partirà la stagione balneare. Da qualche giorno in redazione arrivano in numero sempre maggiore le telefonate preoccupate di cittadini che segnalano cumuli di immondizia accatastati accanto a cassonetti stracolmi, viale Nettuno, via Cesenatico, via Maratea, via Portovenere… in pratica non c’è zona di Fregene dove non si registri una situazione di grave emergenza. Come abbiamo più volte detto, a rendere ancor più complicata la situazione è il comportamento incivile di tutti coloro che si liberano di ogni tipo di rifiuto ingombrante, dai mobili ai materassi, agli elettrodomestici, forse nella convinzione che il lasciarli accanto ai cassonetti li assolva da ogni responsabilità, ma questo non basta a spiegare lo sfacelo a cui tutti stiamo assistendo. La ragione profonda infatti è un’altra, e risiede principalmente nello stato di incertezza in cui versa tutto il servizio di raccolta e smaltimento, ancora garantito dalla Fiumicino Servizi ma solo in virtù di un regime di proroga la cui scadenza è ormai prossima, il 30 giugno. In ballo, oltre all’assegnazione futura del servizio che dovrà avvenire con bando europeo (ma quando?), sembrano esserci contenziosi di diversi milioni sul servizio pregresso, fatto che certo non mette le società chiamate a garantire il servizio nelle condizioni di migliorare le loro prestazioni, senza dimenticare l’incertezza che grava sul futuro lavorativo di diverse decine di dipendenti della Fiumicino Servizi, ora in stato di agitazione e che non garantiscono più gli straordinari, ovvero quel servizio aggiuntivo che ha permesso finora di fare fronte alle cicliche emergenze. Un braccio di ferro tra la società e l’amministrazione comunale che a conti fatti tiene in ostaggio tutto il territorio di Fiumicino. Con i risultati che sono sotto gli occhi, e le narici, di tutti. E l’estate si avvicina…