Ipotesi diventata certezza quando lo stesso Cerroni, davanti ai parlamentari della Commissione sul ciclo dei rifiuti che lo hanno convocato in audizione, ha confermato: “Il consorzio Colari è ormai proprietario del terreno di Quadro Alto (quello a Riano su cui sorgerà il sito, ndr). Il contratto l’ho firmato dieci giorni fa. Lo ho acquistato in vista della realizzazione dell’impianto”. Cerroni ha detto di aver acquistato il terreno, 92 ettari dal principe Boncompagni Ludovisi. In precedenza la proprietà del principe gli aveva concesso un’opzione ma poi in vista della realizzazione della discarica ha acquistato il terreno. Quanto a Corcolle, l’altro sito (nell’VIII Municipio) che dovrebbe ospitare temporaneamente i rifiuti della Capitale, sempre in attesa dei tre anni che occorreranno per realizzare il sito definitivo a Pizzo del Prete (Fiumicino), Cerroni ha rivelato sempre davanti alla Commissione: “Il proprietario del terreno a Corcolle-San Vittorino è Salini, ma mi hanno detto che ha venduto ad una società del Leichtenstein”.
“Non so quale sia l’obiettivo di Cerroni – ha detto il Prefetto Pecoraro – ma importa poco visto che io procederò con l’esproprio, per cui il fatto che lui abbia acquistato i terreni non cambia di una virgola il percorso”. Ma Cerroni ha mobilitato i suoi legali facendo sapere che si batteranno contro l’esproprio.
E sempre di Cerroni son anche le aree di Testa di Cane, tra Massimina e la Pisana e di Monti dell’Ortaccio, le cave via della Muratella, la Pisana e la Piana del Sole, proprio a ridosso dell’aeroporto di Fiumicino, a due passi da Fregene e Maccarese. I bene informati segnalano in quest’ultima scavi continui delle ruspe, giorno e notte. C’è allora la possibilità che anche quell’invaso, nella strategia dell’avvocato e nel “gioco dell’oca” in atto tra le istituzioni, possa finire per essere riempito dai rifiuti della Capitale?