Secondo il quotidiano romano da parte della Regione la scelta sarebbe stata già fatta, con il termine “preferenziale idoneità” la Polverini avrebbe dato l’imput per la zona di Pizzo del Prete- Le Macchiozze nel Comune di Fiumicino. Oltre al sito ci sarebbe anche il modello di riferimento: l’impianto di Peccioli in Toscana. Pubblichiamo il servizio di Mauro Evangelisti:

“La formula utilizzata è “preferenziale idoneità”. Renata Polverini, presidente della Regione, ha firmato l’ordinanza con la quale proroga per altri sei mesi la discarica di Malagrotta. E ha indicato sette siti alternativi “emersi da studi preliminari della Regione”. Per uno di questi sette siti è stata usata la formula “preferenziale idoneità”. Significa: sarà lì che si realizzerà l’impianto.
La zona si chiama Pizzo del Prete-Le Macchiozze, territorio di Fiumicino. Di fatto è nell’area di Castel Campanile, non lontano dall’Aurelia (ma non a ridosso di una delle strutture del Bambino Gesù). C’è un problema: è stato previsto che per realizzare un impianto in quell’area siano necessari almeno tre anni. Cosa succede fra sei mesi quando Malagrotta dovrà chiudere stando all’ultima proroga?
Resta valida la soluzione temporanea di Pian dell’Olmo, delle cave al confine fra Roma nord e Riano, dove in tempi molto rapidi si può realizzare una piccola discarica da utilizzare per un paio d’anni. Ultimo elemento: non è da escludere che per gestire questa operazione, assai delicata, il Governo decida di conferire al presidente Polverini i poteri da commissario per i rifiuti.
Ieri pomeriggio Renata Polverini ha convocato tutti i suoi assessori (escluso Luca Malcotti, il cui futuro non è ancora chiaro) per spiegare l’ordinanza che si appresta a firmare. Ha voluto insistere sul fatto che né a Pian dell’Olmo (se servirà la discarica provvisoria che comunque non sarà indicata nell’ordinanza), né a Fiumicino sorgerà una “Malagrotta 2”. L’impianto a cui si sta pensando prende come esempio quello esistente in Toscana a Peccioli. È una discarica modello, che recupera il biogas e lo trasforma in energia. E che consente ai cittadini di pagare meno Ici e rette per gli asili più basse. Proprio ieri Renata Polverini ha promesso: “Premieremo tutti i comuni che vorranno farsi carico dello smaltimento dei rifiuti perché nessuno vuole un sito sotto casa”. Tra i modelli che il Lazio prende in considerazione c’è quello integrato della Toscana.
Per ora non si parla di termovalorizzatore, in attesa di capire se il progetto di Albano (bocciato dal Tar) sarà definitivamente affossato dal Consiglio di Stato. C’è un altro punto su cui ha insistito il presidente Renata Polverini, parlando con i suoi assessori, per quella che è una delle partite più difficili che dovrà giocare in questa legislatura: nella discarica che sorgerà a Fiumicino non arriveranno, come succede oggi a Malagrotta, i rifiuti tali e quali. Da una parte dovrà essere potenziata la differenziata, dall’altra dovranno andare a pieno regime gli impianti di Tmb, vale a dire trattamento meccanico-biologico, che consente la divisione fra la parte umida e quella secca e provvede al compostaggio.
Bene, attualmente gli impianti di Rocca Cencia, sulla Salaria e a Malagrotta (che continueranno a funzionare così come continuerà ad essere svolta la termovalorizzazione) operano a rilento. Bisognerà investire su questo fronte.
Il vero nodo, delicatissimo, è quello dei tempi. Tre anni per realizzare il nuovo impianto (ipotesi molto ottimistica) e Malagrotta che deve chiudere fra sei mesi. Come uscire da questo labirinto? C’è chi prevede che con gli impianti di Tmb a pieno regime Malagrotta potrebbe restare operativa più a lungo, ma si rischia la rivolta della popolazione a cui sono state fatte delle promesse.
Seconda ipotesi: discarica temporanea a Pian dell’Olmo. Non a caso è uno dei sette siti individuati dalla Regione: nella lista ci sono Pian dell’Olmo (a Roma, ma ai confini con Riano) e Pizzo del Prete-Le Macchiozze (a Fiumicino, indicato come preferenziale), ma anche Corcolle (Roma), Monti dell’Ortaccio (Roma), Castel Romano-Quartaccio (Roma), Osteriaccia (Fiumicino), Quadro Alto (Riano). Ieri il presidente Polverini ha aggiunto: “Avremo una minidiscarica di servizio agli impianti di smaltimento dei rifiuti che non accoglieranno più il rifiuto tal quale, ma sarà già trattato. Inoltre non ci sarà nemmeno più nessun cattivo odore” (Il Messaggero mercoledì 29 giugno 2011).